Gli errori più comuni dei risparmiatori

Gli errori più comuni dei risparmiatori

Si sa, gli italiani sono un popolo di risparmiatori, per di più caratterizzato da una forte propensione alla cautela. Ma questo non significa che siano sempre dalla parte giusta. Anzi, molto spesso si commettono errori che non tutti sarebbero in grado di individuare. Ecco quali sono i più diffusi.

Il conto corrente

Prima di tutto il conto corrente. Tanto caro agli italiani che lo usano come una sorta di salvadanaio sul quale lasciare, in totale, circa 1.500 miliardi di euro. Nella teoria soldi pronti per ogni evenienza, nella realtà dei fatti, capitali potenzialmente bloccati e poco produttivi. Soprattutto in un’epoca che, come questa, è caratterizzata dai tassi di interesse ai minimi storici un po’ ovunque. E dove sono stati alzati, come ad esempio negli Usa, sembra proprio che si tornerà presto a calmierarli nuovamente. Ma non sono i soli errori censiti dagli esperti. In caso di investimenti in borsa, l’eccessiva sicurezza e parallelamente anche l’eccessiva indulgenza verso se stessi, potrebbero essere un elemento negativo.

I capitali bloccati

Ma negativa è anche la falsa speranza. Sempre negli investimenti azionari si tende spesso a restare su una posizione in perdita con la speranza che, con il passare del tempo, si possa man mano recuperare il terreno perso. Risultato: l’unica cosa ad essere persa è l’occasione di poter sfruttare quei capitali per fare altro. Infatti la prima cosa da ricordare è che il denaro, per produrre, dev’essere vivo, cioè circolare il più possibile. Senza dimenticare, poi, il pericolo avidità, ovvero fare il passo più lungo della gamba con una leva azzardata oppure con strumenti complessi il cui grado di rischio va ben oltre quello che ci si può permettere. Anche da un punto di vista nervoso, oltre che finanziario.

Uno sguardo al futuro

Per non parlare di quegli investimenti miracolosi quanto sicuri. In borsa, come nella vita, nulla viene regalato e quello che si riesce ad avere è sempre frutto di preparazione, competenza ma anche saggezza. Questi sono gli errori più comuni dei risparmiatori, ma quali sono quelli meno evidenti? Il più macroscopico e allo stesso tempo ignorato, è quello di avere spese extra e/o ricorrenti che assorbono la maggior parte delle entrate. Un esempio classico è il mutuo. Una casa è una necessità improrogabile ma a volte ci si lasci andare ad un acquisto che va oltre le possibilità delle nostre tasche. In questo caso si rischia di restare legati ad un pagamento, magari alto, per molto tempo. Il peggio, però, è quando non si riesce a creare una pensione o una qualsiasi altra forma di reddito adeguato per il futuro. Investire non significa comprare tutto e subito quel che si vuole, ma anche,se non soprattutto, creare un rifugio sicuro per l’inverno della vita.

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