Gli errori da non fare per preparare una buon pesto alla genovese e non rischiare di mangiare una salsa che gli possa somigliare vagamente

pesto

Il pesto è un famoso condimento, tipico della cucina Ligure.
È un alimento consumato molto in estate per l’abbondanza del basilico e per la freschezza del piatto ed è uno dei condimenti più conosciuti ed utilizzati. Il sapore e il profumo sono particolari ed inconfondibili.
Preparare a casa il pesto di basilico, non richiede particolari difficoltà. Occorre conoscere bene tutti i passaggi che la ricetta richiede se non vogliamo andare in contro a degli errori che ne rovinerebbero il risultato finale, vanificando il lavoro fatto.

In questo articolo spieghiamo gli errori da non fare per preparare un buon pesto alla genovese e non rischiare di mangiare una salsa che gli possa somigliare vagamente.
Con il pesto, a differenza di altri sughi, possiamo condire qualsiasi formato di pasta. Non richiede particolari cotture ed è preparato con pochi ingredienti facilmente reperibili.
A causa di errori banali, la sua preparazione potrebbe diventare meno facile di ciò che ci si aspetta.

Ecco gli errori da non fare per preparare un buon pesto alla genovese e non rischiare di mangiare una salsa che gli possa somigliare vagamente

Basilico scadente

Scegliere una buona qualità di basilico è il primo passo da fare.
Le foglie devono essere profumate, fresche e non macchiate.
Tra le buone varietà di basilico consigliamo quello ligure, dalle foglie grandi e i margini lisci, o quello napoletano dalle foglie più piccole e appuntite.

Troppo tempo in acqua

Il basilico non deve restare molto tempo a contatto con l’acqua.
Lavare le foglie con acqua corrente e asciugarle con un panno di cotone. Attenzione a non schiacciarle troppo perché potrebbero rovinarsi.

Non mettere l’aglio

Poiché il pesto di basilico è particolare proprio per il suo mix di sapori, l’aglio va aggiunto e deve essere fresco e con determinate dosi. Generalmente occorre uno spicchio di aglio, per ogni 80 grammi di basilico.

Il formaggio sbagliato

Nel pesto vanno aggiunti due formaggi con le stesse dosi: il pecorino e il parmigiano reggiano.
Non eccedere nelle quantità.

Attenzione all’olio

Se non si hanno a disposizione oli liguri, sceglierne uno che abbia un sapore delicato e non fruttato, per evitare di alterare i sapori che il pesto alla genovese richiede.

Riscaldare il pesto

Il pesto alla genovese non va assolutamente riscaldato.
Va aggiunto crudo alla pasta da condire.

Sostituire i pinoli

I pinoli non vanno sostituiti mai.
Alcuni aggiungono al pesto, noci, nocciole o anacardi. Questo non va fatto.

Frullare troppo

Non frullare troppo il pesto.
L’eccessivo surriscaldamento ci farà avere un pesto molto scuro, brutto da vedere.
Consigliamo di tenere prima del loro utilizzo il contenitore e le lame per qualche ora nel frigo.

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