Gli errori banali da evitare per riciclare la plastica

raccolta plastica

La raccolta differenziata è ormai entrata a far parte della quotidianità di tutti. E per fortuna!

Purtroppo, però, non tutti la eseguono nel modo corretto. Non si tratta di negligenza, spesso infatti ci sono situazioni piuttosto equivoche di fronte alle quali non si sa bene come comportarsi. Oggi parleremo della plastica, un materiale ampiamente presente nella vita quotidiana di tutti. Proprio per la sua presenza “importante”, è pertanto fondamentale sapere dove e come gettarla in modo che possa essere riciclata correttamente.

Vediamo allora quali sono gli errori banali da evitare per riciclare la plastica.

Le regole base per riciclare la plastica

Partiamo dall’ABC.

a) Occupare poco spazio: ridurre quindi le dimensioni delle confezioni in plastica, basta piegare le vaschette o schiacciare le bottiglie (togliere prima il tappo altrimenti l’operazione sarebbe impossibile).

b) Staccare le eventuali etichette di carta appiccicate sopra (che andranno ovviamente gettate nella carta) e separare anche le coperture d’alluminio (l’esempio più classico sono i vasetti dello yogurt).

c) Lavare sempre per bene i contenitori di plastica.

Guida alle sigle

Non esiste una sola plastica, ma vari tipi aventi differenti composizioni chimico-fisiche. Le varie tipologie di plastica vengono indicate con sigle specifiche in etichetta: tutti i contenitori che riportano le sigle PET, PE e PVC, possono tranquillamente essere gettati nel bidone della plastica. Facendo qualche esempio pratico, si possono buttare nella plastica:

  • le bottiglie;
  • i flaconi di bagnoschiuma, shampoo, etc.;
  • i flaconi dei detersivi;
  • i sacchetti che contengono pasta, riso, pastina… (non le scatole in cartone!);
  • la pellicola (tipo domopak);
  • le vaschette per alimenti.

Gli errori banali da evitare per riciclare la plastica

Passiamo ora in rassegna le situazioni più ambigue.

Anche se potrà sembrare strano, posate e piatti di plastica non vanno nella plastica, ma nell’indifferenziata. Idem per le cannucce, le penne e gli spazzolini.

I giocattoli, seppur in plastica, non vanno nella plastica, ma tra i cosiddetti “ingombranti”. Questo perché, stando a quanto scritto nella normativa, i consorzi si occupano solamente del recupero degli imballaggi. E i giocattoli non sono imballaggi. Il discorso può cambiare comunque nei vari comuni che hanno il diritto di stabilire linee guida proprie.

Tetra Pak

Un’altra questione sempre molto ambigua è quella del tetra pak. Alcuni lo ritengono plastica, altri carta, altri ancora indifferenziata. Una verità univoca non esiste, e di conseguenza neppure una regola fissa. Ogni comune ha direttive proprie. Occorre quindi seguire le indicazioni del comune in cui si vive.

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