Lo smart working sta spingendo il lavoro dal proprio domicilio. Lo studio viene fatto integralmente da casa. E così via per molte delle umane attività. La domanda che giustamente si pongono molti proprietari immobiliari è: gli affitti immobiliari commerciali scenderanno nell’era post Covid-19? La domanda non è affatto provocatoria, ma rispecchia le anali e i dubbi sia dei conduttori che dei relativi proprietari degli stabili commerciali.
Freelance, professionisti e partite Iva
Probabilmente il caso più emblematico è quello di chi lavora prettamente “del suo sapere”, come nel caso dei liberi professionisti. Meglio: del proprio sapere ci lavorano tutti; qui si intende chi non ha bisogno di grossi investimenti fissi per poter lavorare. Esempi concreti: un commercialista, un avvocato, un giornalista, un geometra, etc, perché dovrebbero accollarsi l’onere di costose pigioni? Se da oggi in poi il grosso della loro attività rischia di essere svolta da remoto, ossia dal proprio domicilio? Al più può pensare di cambiare – dopo il lockdown – la propria abitazione con una più grande laddove l’attuale non dovesse essere sufficiente.
I grandi uffici
La situazione non è poi tanto diversa per i grandi studi e/o uffici open space. Anche qui il dubbio è se gli affitti immobiliari commerciali scenderanno nell’era post Covid-19. Al momento non è da escludere almeno un minimo di contrazione. Ad esempio Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha dichiarato che per l’anno in corso è ragionevole considerare una riduzione del 10-20% dei volumi.
Sulla stessa falsariga anche il commento di Luca Dondi (Nomisma), secondo cui il mercato ritornerà indietro di qualche anno. E stima in “pesanti” gli effetti Covid-19 sul real estate. Scenari (immobiliari) poco sereni.
I locali adibiti all’entertainment
La situazione di sicuro non sarà da meno per i locali adibiti all’entertainment. Un possibile protrarsi della pandemia lascerà mai invariato il numero degli operatori presenti sul mercato? Improbabile. Poi c’è da considerare se in futuro saranno prese o meno misure “di distanziamento” anche all’interno degli stessi. Una possibile adozione di una simile misura? Potrebbe (condizionale d’obbligo) rendere poco o per niente adatti dei locali la cui capacità ricettiva si riscoprirebbe improvvisamente limitata.
In definitiva sembra essere un dilemma, quello se gli affitti immobiliari commerciali crolleranno nell’era post Covid-19, fondato. A cui mancano solo i numeri certi. Che – puntualmente – si avranno solo quando tutto sarà passato. Speriamo tutti quanto prima.
