Giulio Cesare? Pugnalato alla fermata del bus

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È probabilmente uno delle personalità più note del mondo antico. Spesso gli studiosi si divertono a sostenere perché sia stato più o meno grande degli altri. Vuoi perché abbia combattuto in ogni dove, oppure perché sia stato l’amante di Cleopatra o per la sua leggendaria morte. Ma una particolarità risalta nella storia di Giulio Cesare. Pugnalato alla fermata del bus

Giulio Cesare? Pugnalato alla fermata del bus

Vi portiamo a Roma per scoprire il luogo esatto dove il più famoso condottiero del mondo antico è stato brutalmente ucciso.

Partiamo da un luogo assolutamente riconoscibile: il Vittoriano. Senza voler togliere nulla all’Altare della Patria, siamo costretti – per orientarci – a dare le spalle alla tomba del milite ignoto. Noterete, guardando via del Corso davanti a voi, come a sinistra di Piazza Venezia si apra una strada. Si tratta di via delle Botteghe Oscure. Imboccatela e proseguite. Ad un certo punto troverete lungo il vostro percorso uno spiazzo dove si trovano i resti ben conservati di alcuni templi antichi. Siamo su Largo di Torre Argentina.

Come direbbero gli investigatori: siamo sul luogo del delitto: dove venne assassinato Giulio Cesare? Pugnalato alla fermata dell’autobus

Il  Teatro di un’assassinio

Sull’area sacra di Torre Argentina si affaccia il Teatro Argentina. Sul cui frontone campeggia la scritta “Alle arti di Melpomene d’Euterpe e di Tersicore”. Sono alcune tra le muse ispiratrici. Proprio davanti al Teatro Argentina, come si trattasse di una tragedia, trentatré pugnalate stroncarono la vita dell’uomo più potente del mondo.

Le fonti storiche ci informano del fatto che Giulio Cesare venne assassinato nella Curia di Pompeo, il suo cognato-nemico. La Curia di Pompeo si trova al di sotto della strada percorsa dagli autobus la cui fermata è proprio dirimpetto il Teatro Argentina.

Un bello scherzo del destino!

Giulio Cesare? Pugnalato alla fermata del bus. Per la precisione ucciso davanti ad un teatro, nel luogo dove poi, circa un paio di millenni dopo, sorgerà una piazzola. Nessuna targa commemorativa illustra alle migliaia di turisti che affollano la piazza. Uno streetartist anonimo, qualche tempo fa, ha affisso una targa mosaico. “Beware the Ides of March” c’è scritto, riportando la celebre frase che Shakespeare fa pronunciare all’indovino nel momento in cui Cesare si recava in Senato. “Stai attento alle Idi di Marzo, Cesare” volle dire al condottiero quell’indovino. Cesare gli rispose:  “Come vedi sono le Idi di Marzo e sono ancora vivo”. E l’indovino gli disse “Sì, ma non sono ancora passate!”. Qualche tempo dopo, non appena mise piede nella curia, venne assalito e ucciso.

La memoria persa

Col tempo si perse la memoria del luogo dell’omicidio di Giulio Cesare perché suo nipote Augusto volle chiudere al pubblico quel luogo nefasto. Tanto da rinominarlo “luogo scellerato”.

Se passate per Roma, fermatevi a Largo Argentina: è questo il luogo dell’omicidio più conosciuto del mondo antico.

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