Germania fuori budget, Italia assolutamente no perché? Quando esploderà il bubbone Deutsche Bank?

ProiezionidiBorsa

Qualcuno prima o poi ci dovrà spiegare perché alla Germania viene concesso dalla Unione Europea di tutto ed all’Italia no.
Spiegare tutto con il debito pubblico non è corretto per il semplice motivo che se a livello di debito pubblico l’Italia sta certamente messa peggio a livello di debito privato la situazione si rovescia, tanto più che in Germania giace la bomba inesplosa del debito delle banche , di cui il debito della sola Deutsche Bank raggiunge 27 volte il PIL nazionale.

Vediamo i dati odierni dei teutoni:

 

Esportazioni tedesche (Mensile) (Ago) -0,1% 0,3% -0,8%
Indice dei direttori degli acquisti del settore importazioni tedesche (Mensile) (Ago) -2,7% -0,2% 2,8%
Saldo della bilancia commerciale tedesca (Ago) 18,3B 16,4B 15,9B

 

Come possiamo notare e come già rilevato, a forza di picchiare sui “partner” a suon di vincoli, normative e direttive inappropriati (o appropriati soltanto per Berlino…) anche in germani diversi dati macro battono in testa.

Il calo delle esportazioni da attese positive a +0.3% al reale +0.1% è molto più significativo nella sua essenza simbolica che nei numeri comunque limitati.

L’indice dei Direttori degli acquisti ci indica una minore propensione delle aziende a credere nell’immediato futuro. E’ indicatore volubile e non sempre rappresentativo ma in ogni caso qua è il calo consistente a -2.7% da -0.2% atteso e soprattutto versus il +2.8% precedente a renderlo fortemente indicativo.

Le aziende tedesche e iniziano ad essere vittime della stessa politica che sin qui le aveva favorite rispetto ai competitors dei paesi più deboli.


Molti mercati europei non possono più permettersi i costosi , seppur nessuno ne discuta la qualità , prodotti tedeschi
.
Nel contesto non va dimenticato il forte recupero di quote di mercato dell’industria giapponese all’avanguardia nei prodotti green (vedasi auto ibride) ma anche molto competitiva come fasce di prezzo.

 

Quello che disturba e non certo per invidia è il dato sulla bilancia commerciale ancora ampiamente sopra le attese. Semmai il mancato rispetto dei budget assegnati dall’UE ad ogni paese.
Ci si chiede : ma come la Germania non aveva già raggiunto e superato il proprio budget per il 2018?

Come mai Bruxelles non eroga sanzioni? Come mai non stoppa la Germania anche per favorire un riequilibrio a favore dei paesi più deboli?

Qualche fervido europeista coi paraocchi potrebbe sostenere che se i prodotti tedeschi lo meritano per qualità non è giusto limitarli…a be’… perché le nostre arance, i nostri limoni, i nostri pomodori lasciati marcire perché si sono raggiunte le quote sono di scarsa qualità? I campi lasciati incolti sono meno produttivi di quelle pietraie spagnole o portoghesi?

Se regole debbono essere, debbono essere uguali e vincolanti per tutti.

Troppo comodo prendersela sempre e solo con l’Italia.

Con questi presupposti pensare alla buona fede di Bruxelles ma anche di chi a Roma ha per anni chinato la testa risulta difficile, specie quando Monti se ne esce proprio ora raccontando che venne chiamato da Soros nel 2011…come dicevano i romani: “excusatio non petita accusatio manifesta”… o no?

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