Germania: Festa della riunificazione solo per tedeschi

Germania

Oggi in Germania la Borsa è chiusa per festività. I futures eurex invece hanno regolare contrattazione.

Dopo 29 anni si può dire che il conto che la Germania ha presentato ai partner europei è salatissimo.

E non ci riferiamo tanto o solamente ai sostegni ricevuti dall’allora CEE quanto alle politiche che la Germania ha imposto a BCE ed UE trovando appoggi nelle nazioni nordiche e in una Francia evidentemente succube.

Bisogna anche ammettere che i costi della riunificazione sono stati spartiti coi partner europei però è anche vero che da allora la Germania è sempre stato il primo contributore verso l’Unione.

E forse da questa posizione di forza nasce la leadership tedesca che allo stato attuale delle economie degli stati dell’Unione tanti danni ha prodotto e sta tuttora producendo.

Costi delle riunificazione solidali, difficoltà dell’Unione ognuno per sé

L’ossessione tedesca,duramente contraria agli aiuti della BCE ai Paesi deboli dell’eurozona è nota a tutti.

A Berlino temono che i sostegni finiscano per rallentare i processi di riforme e risanamento;questa teutone chiusura non fa che favorire il ricomparire delle rivendicazioni sui costi dell’antica unione tra le Germanie.

Gli economisti hanno stimato che la riunificazione con al Germania dell’Est con quella dell’Ovest costò ai tedeschi circa 1400 miliardi.

E’ scontato che anche le altre nazioni hanno più o meno volontariamente e consapevolmente contribuito alla riuscita della storica manovra di ricomposizione dell’identità tedesca.

La solidarietà tedesca non è per tutti

Nel 1990 infatti Helmuth Kohl sfidò la Bundesbank e impose la parità tra il fortissimo marco e la deboluccia moneta dell’Est, che sul mercato nero veniva scambiata 10 a 1 appunto col marco.

Scelta solidale tuttora vissuta e raccontata in Germania come una grande passaggio politico dell’allora cancelliere.

Una precisa scelta per cui alcuni ideali (nel caso la riunificazione del popolo tedesco) vengono prima dell’economia.

E’ corretto però evidenziare che quel rapporto di cambio imposto dall’alto presentò un conto salato anche alle altre monete europee.

E qui casca l’asino!

Infatti la Berlino di oggi, paladina del rigore per i partner dell’Unione in difficoltà, si è completamente dimenticata di come solo grazie a una manovra tanto solidale coi cugini dell’Est la Germania riuscì a traghettarsi verso una unione solida.

 

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