Germania e dati con inflazione

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Dati dalla Germania con inflazione

A chi auspicava una “tranquilla” giornata di attesa in vista delle decisioni serali della FED ci hanno pensato i dati di giornata a dare la sveglia.

Vediamoli:

Tabella dati macroeconomici

    Indice tedesco dei prezzi di produzione (Mensile) (Nov) 0,1% -0,1% 0,3%
    Indice tedesco dei prezzi di produzione (Annuale) (Nov) 3,3% 3,2% 3,3%

Con la maggiora parte dei dati produttivi ai minimi e l’IFO in forte calo mancava la ciliegina dei prezzi alla produzione in aumento.

Inflazione senza produttività

Con l’euro debole era inevitabile che qualcosa sui prezzi alla produzione si facesse sentire.

Piuttosto quello che stupisce è che il medesimo dato in Francia ed Italia sia rimasto sotto controllo.

Evidentemente l’efficacia produttiva della Germania sta velocemente scemando.

Per il governo tedesco un ‘inflazione senza incremento della produzione sarebbe il quadro peggiore con cui avviare l’anno nuovo.

Eppure è lì che l’economia tedesca pare diretta…

I tedeschi si sono sopravvalutati

La Germania sinora è stato il paese che più ha spinto, tramite le direttive di Bruxelles, verso un approccio restrittivo dell’economia UE.

Allo stesso modo ha indirizzato la BCE per quanto possibile a stringere i cordoni della borsa.

Evidentemente dalle parti di Berlino hanno ampiamente sopravvalutato lo stato di salute della propria economia, credendosi un unicum di perfezione da imporre come modello a tutti i partner UE.

Costi quello che costi (agli altri…)senza considerare diversità e peculiarità delle varie nazioni. In una chiara logica egemonica…

Basta una banale comparazione con la situazione americana: produzione al TOP, disoccupazione ai minimi e prezzi fermi, per comprendere quanto dalle parti di Berlino abbiano sopravvalutato lo stato di salute del proprio ciclo economico.

BCE e Deutsche Bank, partita doppia

Ora andare a bussare alle porte della BCE per chiedere aiuto parrebbe l’unica soluzione.

Solo altra liquidità facile potrebbe aiutare a contrastare l’onda anomala dei prezzi in rialzo. Può apparire strana come manovra anti-inflazione ma come vedremo pare l’unica.

Senza contare che non possiamo escludere che in questo aumento dei prezzi alla produzione sia compreso anche un maggior costo dei finanziamenti bancari.

Sappiamo bene delle condizioni disastrose del bilancio di Deutsche Bank e di altre banche tedesche minori. Ciò potrebbe avere indotto le banche ad aumentare di quel decimale rilevato sui prezzi il costo dei fidi alle aziende.

Ecco, probabilmente la decisione di una “risanata” globale delle banche europee sul modello di quella americana o meglio ancora di quella britannica sarebbe l’ideale.

Statalizzazione delle banche, a fronte di aumenti di capitale massicci volti a fare scomparire una volta per sempre  gli asset tossici accumulati negli anni.

Regolamenti rigidi sulla limitazione delle attività finanziarie da parte delle banche che diventate pubbliche non ne avrebbero più motivo e ripartenza…

Questa via è l’unica vera soluzione ragionevole.

Approfondimento

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