Germania: dati macroeconomici sempre più giù

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Altra giornata pessima sul fronte dei dati macroeconomici della Germania.

Oggi è stata la volta degli ordinativi alle fabbriche tedesche a precipitare.

Un -4.2% che è lontanissimo dalle attese poste in positivo a +0.3% e che raddoppia la negatività dello scorso mese posta esattamente a -2.1%!

Il bicchiere mezzo vuoto

A guardare soltanto il bicchiere mezzo vuoto ci sarebbe veramente da preoccuparsi.

La Germania è da anni il punto di riferimento dell’economia UE e una frenata così brusca inevitabilmente diventa segnale preoccupante.

Vedere la locomotiva tedesca così in affanno fa specie, ma proprio da qui parte la dinamica che porta a preferire la view ottimistica del bicchiere mezzo pieno…

Il bicchiere mezzo pieno

Infatti da che anche la Germania batte in testa, magicamente la BCE ha mutato l’approccio rigoroso e restrittivo per passare nuovamente a quella apertura monetaria e non solo che tanto piace agli economisti.

Ma ancora di più piace agli operatori di borsa che sanno di potere contare su una ingente liquidità in arrivo.

Certamente è importante che i dati macroeconomici contengano anche qualche elemento di tenuta.

E su questo fronte i recenti dati occupazionali tedeschi sono stati confortanti.

Poi magari quando sulla scia delle borse e della liquidità disponibile i dati aziendali torneranno a migliorare avremo nel frattempo registrato qualche impaccio sul piano dell’occupazione.

Ma fintanto che il tutto non si sovrappone i mercati riusciranno,, pur con la dovuta volatilità in arrivo sulle trimestrali, a mantenere un sentiment per lo più positivo.

Tassi troppo bassi per fare concorrenza alla borsa

D’altronde le alternative remunerative ai bei dividendi in arrivo da moltissimi titoli azionari sono scarsissime.

Dei BTP appena sopra il 2% sulle scadenze lunghe abbiamo scritto ma ovviamente i portafogli vanno diversificati…

Oggi per dire i bond spagnoli sono usciti collocati all’ 1.121%…una miseria!

Le borse hanno le spalle coperte dall’abbinamento tassi bassi-banche centrali espansive.

Per un po’ l’economia reale passerà ancora in secondo piano!

Approfondimento

Economia tedesca

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