Gel, pastiglie e polvere ci aiutano a utilizzare le micorrize per salvare terreni, piante e colture da siccità e malattie

agricoltura

La tecnica della micorrizazione sta assumendo grande importanza nell’agricoltura biologica perché sfrutta processi già presenti in natura per salvaguardare terreni e colture

La tecnica sfrutta l’associazione tra i funghi “positivi” e le radici delle piante per creare un ambiente adatto alla proliferazione dei microrganismi che nutrono il terreno.

Terreno e piante inoltre vengono protette dai parassiti che trovano una barriera difficile da superare.

I prodotti a cui affidarsi

In commercio possiamo trovare diversi prodotti per la micorrizazione, gel, pastiglie e polvere ci aiutano a utilizzare le micorrize per salvare terreni, piante e colture da siccità e malattie.

Il gel è composto da funghi arbuscolari che sono mischiati ad altri elementi molto nutrienti per terreni e piante. Si tratta di ardesia e argilla espansa mista a spore e altri frammenti di radice che garantiscono fosforo, azoto e potassio per rendere produttivi anche i terreni più poveri.

All’interno del gel sono presenti anche alghe e minerali per avere il giusto apporto di ferro e zinco fondamentali per la germinazione.

Si mescola il gel con l’acqua. 1kg per 5 litri di acqua dovrebbe essere una miscelazione di riferimento equilibrata. Le radici devono essere coperte in maniera omogenea prima di piantare.

Le pastiglie monodose risultano utili sia per i trapianti che per la protezione delle piante. Alcuni prodotti contengono spore di fungo in grado di agire con l’apparato radicale con cui entrano in simbiosi. Il fungo colonizza la radice delle piante fornendo la nutrizione e la pianta trasferisce al fungo gli elementi derivanti dalla fotosintesi.

La polvere si utilizza per preparare il letto per la semina oppure per il trattamento del verde professionale, per esempio per la cura dei campi da golf.

In genere viene adoperato anche per la cura dell’orto domestico e per la fruttificazione.

Gel, pastiglie e polvere ci aiutano a utilizzare le micorrize per salvare terreni, piante e colture da siccità e malattie

La nutrizione che garantiscono le micorrize è completa. Le radici delle piante acquistano molta forza e sono in grado do assorbire quantità importanti di acqua creando riserve utili in caso di siccità.

Anche le malattie causate dai funghi come la peronospora sono debellate per via della capacità delle radici di resistere agli attacchi. Si aumentano le difese naturali della pianta e il fungo buono è in grado di contrastare quelli cattivi con grande efficacia.

Per questi stessi motivi anche la presenza di vermi dannosi che proliferano con il passare del tempo è molto limitata, i microrganismi di cui il terreno si è nutrito sono i peggiori nemici di questi parassiti.

Non tutti questi funghi buoni riescono a colonizzare le piante. L’effetto è particolarmente efficace su piante arboree e orticole ma non sulle crucifere come cavolo e broccolo e neanche su bietole e spinaci.

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