Gann ed astrologia finanziaria. Una possibile interpretazione della caduta dei mercati USA

Gann Astrologia

Chi era Gann? Perché tanta importanza diede agli aspetti astrali?

E, soprattutto, ci si può fidare delle analisi astro-finanziarie?

In questo articolo cerchiamo di dare una qualche risposta ad alcuni segreti, lasciati da Gann.

Gann è stato un mitico trader, che si occupò di due diverse tipologie di analisi.

Una grafico-geometrica, basata su configurazioni di pattern spazio/temporali ottenuti direttamente sui grafici dei prezzi.

Ed una basata su aspetti astrologici.

È soprattutto in questo secondo ambito che pochi capisono il vero significato delle sue analisi, spesso avvolte nel mistero.

Gann ed astrologia finanziaria: gli studi occulti

Occupandoci del tema Gann ed astrologia finanziaria, dobbiamo sottolineare che Gann era interessato a tutta una serie di studi occulti, che riguardavano anche i libri sacri, al fine di cogliere dei codici per decriptare un significato recondito, segreto, diverso da quello apparente.

Applicò quindi determinate teorie anche all’analisi di asset azionari e delle materie prime, comprendendo come certi aspetti astrali potessero applicarsi anche ai mercati.

Parlare delle molteplici tecniche che Gann elaborò richiederebbe probabilmente un corposo volume di spiegazioni.

Oggi mi limito a svelarvi una delle tecniche più semplici.

Algoritmo di trasformazione planetaria

Il primo passo per applicare questa tecnica consiste nel trasformare il prezzo di un asset in gradi del cerchio dello zodiaco.

Lo zodiaco è un grafico costituito da 360 gradi, su cui trovano posizione costellazioni e pianeti.

Le costellazioni partono dall’Ariete, ed ognuna occupa uno spazio di 30 gradi, che moltiplicato per 12 fa appunto 360. Lo zodiaco segue un percorso antiorario, cioè dopo l’Ariete, primo segno, segue il secondo, il toro, a sinistra dell’Ariete, e così via.

In altri termini si prosegue da destra verso sinistra.

I pianeti hanno ogni giorno una loro posizione, che possiamo rinvenire in testi denominati effemeridi.

Ad esempio, se si afferma che marte è a 50 gradi, significa che si trova a 20 gradi in toro.

Questo perché si parte dall’Ariete, che occupa i primi 30 gradi, quindi si prosegue con il toro, e quindi i 30 gradi di Ariete + 20 gradi di toro fa appunto 50 gradi.

L’algoritmo di trasformazione plenateria consente appunto di trasformare una quotazione in gradi dello zodiaco.

In questo modo potremo considerare un prezzo come fosse un corpo celeste da posizionare sullo zodiaco.

Come operare la trasformazione

Bisogna distinguere due casi.

Se si tratta di una quotazione fino a 360, quella quotazione equivarrà ai gradi dello zodiaco. Ad esempio 139 equivarrà a 139 gradi.

Il vero problema sorge, quando si tratta di quotazioni superiori.

La soluzione è semplice.

Basta sudividere quella quotazione per 360.

Quindi si considera la parte dopo la virgola, e si moltiplica questa parte per 360.

Due esempi

Può capitare che un prezzo superiore a 360 sia multiplo perfetto di 360.

Ad esempio 720. Infatti 720/360 fa 2.

In questi casi il prezzo equivale a 360 sullo zodiaco.

Invece facciamo il caso di un prezzo anche elevato, come 122000.

Ebbene, 122000/360 porta a 338,88.

Consideriamo solo la parte dopo la virgola, quindi 0,88.

Quindi: 0,88 X 360 porta a 316,8, che possiamo arrotondare a 317.

Ma a cosa serve compiere tale trasformazione?

Una volta effettuata questa trasformazione da quotazione a gradi dello zodicao, possiamo posizionare tale risutato sul grafico dello zodiaco.

A questo punto, consideriamo se in quella data questa posizione presenta particolari aspetti astrali.

Cioè particolari distanze angolari, in gradi, dai pianeti.

Come il sestile, 60 gradi, oppure la quadratura, 90 gradi, oppure una opposizione, 180 gradi.

Nel considerare tali aspetti è ammessa una tolleranza di qualche grado.

Ovviamente, più precisa è la distanza tra un pianeta e la quotazione dei prezzi, espressa in gradi, maggiore è la valenza della configurazione astrale.

Se vi sono delle configurazioni, anzi, quante più configurazioni troviamo, maggiore è la probabilità di una inversione.

Alcuni distinguono tra configurazioni positive e negative.

A noi basta sapere che tali configurazioni costituiscono potenziali setup.

Gann ed astrologia finanziaria. L’esempio degli indici USA

Analizzando, ad esempio, due indici USA, S&P 500 e Nasdaq composite, il giorno del loro massimo, il 2 settembre, potevamo convertire in gradi dello zodiaco le quotazioni massime raggiunte quella seduta, ed applicare il metodo sopra illustrato.

Avremmo trovato diverse configurazioni astrali.

Per semplicità, consideriamo solo il Nasdaq composite, sul quale in particolare era rinvenibile una configurazione di quadratura con Giove.

Partiamo dal prezzo massimo raggiunto il 2 settembre: 12074.

Qundi 12074/360 da cui otteniamo 33,5388.

Consideriamo la parte dopo la virgola: 0,5388.

Quindi: 0,5388 X 360, da cui otteniamo 193,9, che possiamo arrotondare a 194.

Si trovava perciò a 14 gradi in bilancia.

Nello stesso giorno, traiamo dalle effemeridi l’informazione che Giove si trova a 17 gradi in Capricorno.

Quindi, considerando la reciproca posizione della quotazione del Nasdaq, trasformata in gradi zodiacali, e di Giove, riscontriamo su un grafico zodiacale una distanza di 93 gradi.

Come abbiamo detto 3 gradi possono rappresentare un piccolo scostamento ammissibile, rispetto ad una configurazione perfetta di 90 gradi.

E 90 gradi rappresentano una quadratura, aspetto astrale particolarmente rilevante, e peraltro considerato aspetto tradizionalmente ostile.

Sappiamo poi come è andata a finire.

Che attendibilità statistica ha questo tipo di analisi?

Ovviamente quello sopra è solo un esempio.

E, se una attendibilità statistica va attibuita a questo tipo di analisi, probabilmente molto dipende anche dal numero di configurazioni che si riscontrano nelle stesse date e dalla loro maggiore o minire importanza.

Personalmente, non mi baserei solo su questo tipo di analisi.

Ma lo userei come individuazione di setup, per confermare eventuali indicazioni provenienti da altri tipi di analisi.

Qualora i due tipi di analisi concordassero, ne risulterebbe una ulteriore conferma di quanto indicato dagli altri metodi.

In questo caso, come abbiamo visto in altra occasione, su diversi indici erano riscontrabili proiezioni di setup desunte da altre tecniche.

Pertanto l’individuazione di un aspetto astrale di quadratura andava a confermarle, inserendosi in un possibile contesto di potenziale inversione.

Come sempre, comunque, prevale il trend e si deve guardare a questo, per cogliere una conferma, o meno, di effettiva inversione della tendenza in corso.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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