G20 inconcludente di Emanuele Rigo

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Quello che si è concluso ieri a Shanghai è stato un G20 senza né arte né parte in cui si è cercato di fare il minimo sindacale schivando la risoluzione delle questioni cruciali, ma senza creare eccessive turbolenze sui mercati.

Se da un lato, infatti, l’atmosfera registrata è stata tutto sommato serena, dall’altra, l’inconcludenza non ha creato eccessivi scossoni per i mercati che si mostrano sia in Asia che in Europa particolarmente cauti, ma senza gli eccessi delle settimane scorse.


Forse il dato sul PIL statunitense uscito la scorsa settimana ha contribuito a infondere maggiore fiducia nei mercati che possono contare su una crescita della prima economia mondiale maggiore delle attese.

Sul fronte europeo occhi puntati oggi sui dati preliminari sull’inflazione che, se in linea con le attese degli analisti, dovrebbe far registrare un deterioramento rispetto alla lettura precedente creando un’atmosfera di pressione sul presidente della BCE Mario Draghi perché aumenti gli stimoli a livello monetario.

Sul fronte geopolitico tiene la tregua in Siria dove per la prima volta dopo 5 lunghissimi anni, e salvo qualche sparuto evento di guerra, le armi tacciono. Un grandissimo risultato frutto anche della collaborazione tra Stati Uniti e Russia che sono finalmente riusciti a trovare un accordo. Tuttavia la tregua rimane fragile, ma sembra rappresentare un primo punto di svolta epocale per la stabilizzazione della regione.

Le elezioni in Iran hanno premiato i moderati del presidente Rouhani che escono dalle elezioni politiche della scorsa settimana con una sempre maggiore influenza nel paese che sembra chiedere un cambiamento anche sulla scia della rimozione delle sanzioni.

 

Market Movers

00:50 Giappone Produzione Industriale a/a cons. 3.3% prec. -1.7%

08:00 Germania Vendite al dettaglio a/a cons. 1.5% prec. 2.5%

10:30 Regno Unito BOE Credito al consumo cons. 1300m prec. 1169m

11:00 Eurozona Inflazione a/a prel. cons. 0.0% prec. 0.3%

11:00 Eurozona Inflazione core a/a prel. cons. 0.9% prec. 1.0%

11:00 Italia Inflazione a/a prel. cons. -0.1% prec. 0.3%

16:00 Stati Uniti Vendite di case in corso m/m cons. 0.5% prec. 0.1%

23:30 Australia Indice manifatturiero AIG cons. 51.3 prec. 51.5

 

EURUSD

Volatilità su EURUSD dopo i dati estremamente incoraggianti usciti la settimana scorsa sulla crescita degli Stati Uniti che hanno sorpreso gli analisti innescando una raffica di vendite sulla moneta unica. Il cambio è passato da 1.1050 vino in area 1.0930 dove scambia anche in apertura dei mercati in zona euro dopo aver riprovato un test in area 1.0960. Attenzione ai dati sull’inflazione in Europa e in particolar modo agli scostamenti dalle stime degli analisti che potrebbero innescare ulteriore volatilità durante la giornata.

 

GBPUSD

Dopo il rafforzamento del biglietto verde la settimana scorsa che ha portato il cable da 1.40 fino in area 1.3850, la sterlina prova a recuperare terreno arenandosi, tuttavia, a quota 1.3880. Attesa per i dati inglesi in uscita in mattinata e per quelli americani sul mercato immobiliare del pomeriggio, anche se si profila sempre di più un’area di scambio laterale proprio a cavallo di 1.39.

 

USDJPY

Giornata all’insegna dei recuperi sullo yen che apre la settimana tornando al rialzo dai minimi in area 114.00 fino a 112.80 ad inizio contrattazioni in Europa sulla scia del brutto risultato del mercato azionario nipponico con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede il 1.00%. USDJPY scambia comunque in fascia di stabilità poco sotto 113.00 in attesa dei dati sul mercato immobiliare negli Stati Uniti e dei dati della notte in Giappone. Parte dell’andamento del cambio, potrebbe arrivare anche dalla classica correlazione al rischio, soprattutto in caso di recupero delle borse europee, che attualmente rimangono deboli.

 

Emanuele Rigo

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