G20 di fine giugno: pace tra USA e Cina?

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Nel G20 di Osaka fissato per il 28 e 29 giugno i temi da trattare saranno molti.

L’attenzione però in questo momento si sta concentrando sul probabile nuovo incontro tra Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping.

Pare che l’iniziativa sia stata della Casa Bianca e finalizzata a riaprire ufficialmente le trattative.

Da Pechino è giunta la laconica constatazione di avere accettato l’invito americano…

Il buon umore delle Borse in anticipo rispetto al G20

Il ritrovato buon umore delle Borse dunque ha certamente un collegamento con le aperture monetarie dichiarate da FED e BCE.

Allo stesso tempo però ai mercati non è sfuggita questa riapertura del fronte diplomatico tra USA e Cina.

Un dialogo che non garantisce la soluzione bonaria del problema ma che se non altro allontana la prospettiva di un deflagrare della battaglia doganale nel breve termine.

In questo senso il G20 è l’occasione migliore perché è presumibile che anche altri leader facciano pressioni affinché questa tematica venga superata positivamente.

I tweet di Trump

D’altronde nonostante Twitter non sia certo il social più in buona salute il Presidente americano continua a farne largo uso.

Ecco i più recenti tweet di Trump proprio sul tema dei rapporti tra USA e Cina.

“Ho avuto una conversazioni telefonica molto buona con il presidente cinese Xi. Avremo un esteso incontro la prossima settimana al G20 in Giappone”.

Dopo di che Trump ha lasciato chiaramente intendere di volere riaprire la via della diplomazia con un secondo tweet: “I nostri rispettivi team inizieranno conversazioni prima del nostro incontro”.

Ecco dunque confezionata e apparecchiata una fase bilaterale USA- Cina all’interno del G20 e chissà che non sia la volta buona per giungere a un accordo.

Un’intesa quadro che vada a calmierare questa tematica doganale che da mesi aleggia su Borse ed economie.

In fine dei conti Trump lo ebbe a dire già mesi fa che è così che si fa quando si tratta…si alza la posta per poi trovare i giusti compromessi tra le parti.

I mercati apprezzano

Questa apertura è dunque stata un additivo importante per il motore delle Borse internazionali.

L’S&P500 si è riportato a meno di un punto dal massimo storico e salvo sorprese pare destinato a ritoccarlo a brevissimo.

Il buon umore si è esteso anche agli altri mercati azionari complici anche le inusuali parole da colomba di Mario Draghi riguardo ad aperture monetarie da parte della BCE.

Stessa impostazione espansiva poi confermata da Jerome Powell e dalla FED.

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