Frutta e verdura nel carrello della spesa senza dare peso alla tasca

frutta

Ad aprile nel pieno lockdown abbiamo consumato determinati prodotti. Abbiamo messo frutta e verdura nel carrello della spesa senza dare peso alla tasca. La Coldiretti, a seguito della pubblicazione dei dati Istat relativi all’inflazione, si è resa conto che i prezzi al consumo di frutta e verdura sono stati elevati.

I dati Istat

Il restringersi dell’offerta e della domanda commerciale al dettaglio, dall’altra il crollo del petrolio hanno determinano spinte opposte: inflazionistiche per i prodotti alimentari e deflazionistiche per i beni energetici.

Riempire il carrello della spesa

Spinti alla corsa agli acquisti durante il periodo di lockdown, abbiamo comperato anche latte e salumi ad un prezzo maggiore. La paura di rimanere senza provviste a casa ha favorito l’acquisto di prodotti a lunga conservazione e spinto in alto la spesa. I prezzi sono aumentati per pasta, uova, piatti pronti, burro, carni, formaggi, zucchero, alcolici, pesce surgelato, acqua.

Perché ci sono stati i rialzi di prezzo

La chiusura forzata di tutte le attività afferenti al canale ristorativo, dei mercati rionali ha inciso non poco sulle quotazioni dei prezzi. I blocchi ai trasporti hanno messo in ginocchio le esportazioni Made in Italy. La conseguenza è che quasi sei aziende agricole su dieci sono in difficoltà.

Frutta e verdura fanno bene alla salute

Psicologicamente l’aumento del consumo di frutta e verdura è dovuto dal fatto che l’Istituto Superiore della Sanità ha più volte invitato a mangiare sano. Frutta e verdura aiutano a rafforzare il sistema immunitario contro il virus.  Aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta aiuta a tenere un corpo in buona forma.

Tagliare i costi per fare la spesa

Ogni famiglia italiana nel programmare la spesa da fare può tagliare i costi nel carrello senza rinunciare alla qualità. Meglio fare acquisti ridotti e più frequenti evitando la maxi spesa quindicinale o mensile.

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