Forse non tutti sanno che la Coppa del Mondo si fabbrica vicino a Milano

coppa del mondo

Quanti di noi, appassionati di sport ma non solo, sognano di vincere idealmente la propria Coppa del Mondo. In ogni latitudine il gesto simbolo di una vittoria è il sollevamento di una coppa. Non tutti sanno che questa usanza ebbe luogo per la prima volta in Svezia nel 1958. In occasione della finale dei campionati mondiali, vinti dal Brasile sui padroni di casa con un immenso Pelé, i fotografi brasiliani impazzirono di gioia. Dopo la sconfitta casalinga del 1950, che aveva mandato in crisi un paese intero, era finalmente arrivato il momento del riscatto.

Quando ci fu la premiazione, pochi si poterono avvicinare al capitano Bellini, che stava ricevendo in premio la Coppa della vittoria. A quel punto, molti fotografi invitarono il giocatore brasiliano a sollevare il trofeo per immortalarlo in maniera migliore. L’immagine di Bellini con la coppa in mano e le braccia alzate fece il giro del mondo. Da quel momento, ogni tipo di successo in ambito sportivo e no, si celebra sollevando un trofeo verso il cielo.

Forse non tutti sanno che la Coppa del Mondo si fabbrica vicino a Milano

Quella coppa, allora denominata Rimet, dal nome del fondatore dei Mondiali, andò in pensione nel 1970, quando il Brasile batté l’Italia in Messico. Il regolamento iniziale del Campionato del Mondo, infatti, autorizzava il Paese che avesse vinto tre volte il trofeo ad aggiudicarselo definitivamente. Dal 1974, in Germania, bisogna mettere in palio una nuova coppa. Ed è qui che subentra il genio di un nostro connazionale. Silvio Gazzaniga, all’epoca direttore artistico dell’azienda Bertoni, con sede a Paderno Dugnano, vicino a Milano, suggerì ai suoi titolari di partecipare al concorso indetto dalla FIFA.

I massimi organi del calcio mondiale, infatti, avevano bisogno di una nuova coppa che sostituisse la Rimet. Gazzaniga preparò un bozzetto in gesso che convinse tutti e, nel 1972 la sua creatura fu scelta come simbolo della vittoria di un Mondiale. Prodotta completamente in oro 18 carati, il primo a sollevarla al cielo fu Franz Beckembauer, nel 1974 dopo la finale vinta dalla Germania Ovest sull’Olanda.

Il frutto del genio di Gazzaniga diventò, in quel preciso momento, un’icona del concetto di vittoria. Anche chi non è appassionato di calcio, saprebbe riconoscere perfettamente la Coppa del Mondo. Forse non tutti sanno che la Coppa del Mondo si fabbrica vicino a Milano ed è qui che ritorna, al termine di ogni competizione, per rifarsi il look.

Nell’azienda Bertoni, infatti, ci sono ben sette persone che si preoccupano di curarla, di ridorarla, di ripassare le incisioni. Oltre, ovviamente, ad aggiungere il nome della nuova squadra campione. La Gde Bertoni produce anche il trofeo della Champions League, dell’Europa League e della Supercoppa Europea. Un’altra delle eccellenze dell’artigiano italiano che dà lustro al nostro Paese in tutto Mondo.

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