Forse il super premio del cashback da 1.500 euro non arriverà! Vediamo perchè

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Forse il super premio del cashback da 1.500 euro non arriverà! Vediamo perché…

Le premesse del nuovo Governo erano state chiare: niente più bonus, niente più sussidi ma solo investimenti nell’economia e nel lavoro. Insomma, il buono e il cattivo.

Senonché, in un’ottica punitiva, il Ministero dell’Economia sta vagliando di adottare il provvedimento di sospendere il Super Cashback da 1.500 euro. Il motivo? Alcuni abusi che molti cittadini avrebbero fatto, approfittando dell’agevolazione.

Di conseguenza, è possibile che la misura fortemente voluta dal Governo Conte bis, per incentivare i pagamenti elettronici e contrastare l’evasione fiscale, se ne vada in soffitta.

Come sappiamo, il Super Cashback si poneva come un premio ulteriore rispetto al cashback normale, entrato in vigore, a regime, dal primo gennaio. Quindi, ulteriori possibili 1.500 euro, oltre al rimborso del 10% sui pagamenti, per chi  totalizzi almeno 50 operazioni a semestre, con un rimborso massimo di 300 euro.

Tuttavia, il Super Cashback da 1.500 euro, sarebbe andato nelle mani dei primi 100.000 italiani che avrebbero raggiunto il numero di operazioni indicate. Senonché, è scoppiata la corsa alla scalata della classifica per l’ottenimento di questo ulteriore rimborso.

Perché forse il beneficio verrà revocato

Giustamente, il Governo pretende che il premio vada a chi, effettivamente, ne abbia i requisiti e, soprattutto, abbia rispettato le regole.

Tuttavia, poiché, come anticipato, sono stati segnalati degli abusi, il Ministero, ha pensato di sospendere il beneficio fino a dicembre 2021. La colpa sarebbe dei cc.dd. furbetti del rimborso. Ossia persone che ricorrono a diversi escamotage per massimizzare il numero di transazioni.

Il tutto pregiudicando il diritto di chi davvero utilizza lo strumento in maniera trasparente e corretta.

Uno dei sistemi truffaldini consiste nell’effettuare piccole transazioni scaglionate in una stessa giornata. Ad esempio, invece di fare la spesa in un’unica soluzione, si va al supermercato decine di volte per effettuare più transazioni possibili.

Tra i denuncianti vi sono i gestori delle pompe di benzina. Infatti, sembra che molti di questi furbetti, facciano il carburante al self service, più volte, nel giro di poche ore, in modo da massimizzare il numero di transazioni. Questa pratica, tuttavia, non è formalmente vietata dal regolamento e, purtuttavia, segnalata dai gestori in quanto essi vanno incontro allo svantaggio di un aumento del costo delle commissioni.

Sicuramente vietati, invece, sono i pagamenti elettronici non reali, cioè quelli del tutto fittizi. A fronte di tutto ciò, il gestore dei servizi, PagoPa, sta elaborando un sistema telematico (algoritmo) per rintracciare i  micropagamenti ed eluderli dal sistema.

Le associazioni di categoria, invece, più semplicemente, hanno proposto che venga stabilito stabilire un divieto ad effettuare più pagamenti nell’arco di 24 ore, nello stesso esercizio commerciale. Ciò, con la medesima conseguenza che, anche se se ne dovessero effettuare di ulteriori, questi non verrebbero conteggiati ai fini del cashback.

Tuttavia, l’idea prevalente è quella di sospendere il beneficio e, quindi, forse, il super premio del cashback da 1.500 euro non arriverà! Abbiamo visto il perché…

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