Fondi bilanciati, prudenti e deludenti

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Fondi bilanciati, prudenti e deludenti.

A fine agosto 2020, sono poche le insegne del risparmio gestito che hanno potuto comunicare ai clienti un rendimento annuale dal 3,5% in su per i fondi bilanciati. Su poco meno di 450 fondi, solo 80 fondi hanno reso dal 3,5% al 43%. Tutti gli altri hanno deluso i sottoscrittori amanti della prudenza che sono saliti a bordo dei bilanciati nella primavera del 2019. Tra il 2019 e il 2020 la maggior parte dei rendimenti annuali oscilla tra il 2,5% e il 4,8%, con punte negative che sfiorano il 20%. Spieghiamo oggi, con l’aiuto degli esperti di Proiezionidiborsa, quali sono i maggiori rischi derivanti dai fondi bilanciati e perché deludono chi si aspetta troppo.

 Sono strumenti redditizi soprattutto per gli intermediari

Fondi bilanciati, prudenti e deludenti. I fondi bilanciati sono prodotti redditizi per gli intermediari, che ottengono commissioni di gestione elevate, a fronte di poco lavoro. Il cliente di un fondo bilanciato difficilmente si sposta altrove. Semmai il contrario. Arrivano su questi prodotti i risparmiatori delusi dalle obbligazioni, che ovviamente non se la sentono di passare a un investimento azionario. E non vorrebbero tenere i risparmi parcheggiati sul conto corrente a far nulla.

 Perché non sono prodotti dinamici

Sebbene si tratti di prodotti tendenzialmente prudenti, i fondi bilanciati nascondono comunque alcuni rischi. Innanzitutto, mostrano un comportamento asimmetrico quando i mercati perdono. I fondi bilanciati sono quasi gli ultimi ad abbandonare la nave quando c’è tempesta. Al contrario, quando i mercati schizzano al rialzo, seguono il gruppo, ma con fatica. Insomma, non sono mai dinamici quando serve. Ma se si compra un’auto con il freno bloccato, non bisognerebbe chiedersi perchè non corre.

 Fondi bilanciati, prudenti e deludenti

I fondi bilanciati sono anche poco movimentati. I gestori dei bilanciati non sono cultori della gestione attiva. Cercano di non perdere clienti clonando le mosse altrui, li riempiono con le stesse cose, allineano i portafogli alla media di categoria, in modo da non discostarsi dalla media anche sulle performance. Gli esperti dicono che i fondi globali nei prossimi anni renderanno ancora di meno. Volendo cercare un’alternativa, cosa si può fare? Per esempio, creare da soli il proprio portafoglio, con prodotti a basso rischio, per esempio due ETF: al 30% un azionario globale e al 70% un obbligazionario euro.

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