Flat Tax: la trattativa sul DEF al bivio

Flat Tax

Mesi e mesi di convivenza complicata: il Governo si trova ora a un bivio decisivo per la propria “pacifica” sopravvivenza.

La Flat Tax,  è a un punto nodale del CDM in programma oggi.

Salvini ha proposto di estendere l’ aliquota unica al 15% di IRPEF già definita per le partite IVA anche ai lavoratori dipendenti con redditi sotto i 50.000 euro.

Il M5S su questa tema ci sente poco… come andrà a finire?

Riuscirà il Governo a trovare un‘ intesa anche su questo punto?

Certo il fatto che siamo in campagna elettorale spinge 2 partiti con derivazioni diverse a fare valere quelle che sono le proprie origini.

Si è in campagna elettorale: tutto è più difficile in questa fase

In questa fase dunque i due leader partono dalle diversità e non dai punti in comune come accadde all’atto della formazione del Governo stesso.

Un altro tema molto delicato è quello di come posizionare l’Italia rispetto all’Europa.

Quello che Di Maio dimentica nel momento in cui critica Salvini per le posizioni sovraniste è che buona parte dell’elettorato del M5S lo votò proprio per le posizioni dure sull’Europa.

Questo ruolo di mediazione, di voler cambiare l’Europa dal di dentro è emerso successivamente, come dietrofront per calmierare l’attacco dei mercati ma ciò non significa che l’elettorato condivida e soprattutto che sia la cosa giusta per l’Italia.

I sondaggi danno ragione a Salvini…

Flat Tax: quali altri componenti per un DEF efficace?

Tornando alla Flat Tax è chiaro che una manovra del genere così estesa comporta un mancato introito per lo Stato.

Perché se sulle partite IVA si conta di recuperare del nero con una aliquota fiscale più che consona, nel momento in cui si estende anche ai lavoratori dipendenti lo stato rinuncia a una entrata certa senza avere nessun maggiore ritorno.

A meno che Salvini pensi che in questo modo verranno messi in regola migliaia di lavoratori oggi incatenati tramite voucher o lavoro nero…

Senza una radicale de-burocratizzazione ed un incremento dei controlli sul lavoro pare una scommessa difficile da vincere e l’Italia, specie in questa fase non può permettersi di porsi di nuovo al centro degli attacchi speculativi.

Un DEF fatto di mediazioni

In sostanza, anche per fare quadrare i conti, se il Governo supererà questo bivio sarà grazie a una rinnovata attività di mediazione del presidente del Consiglio Conte.

Questi, alla faccia delle opposizioni che gettano in ogni modo benzina sul fuoco col chiaro obbiettivo di fare cadere il Governo, dovrà, come in passato, essere abilissimo nel trovare i giusti equilibri tra le posizioni di Lega e M5S.

La sensazione è che ce la farà anche questa volta…

Consigliati per te