Fisco italiano: il re è nudo. Oltre 1.000 miliardi da riscuotere ma sono tutti praticamente inesigibili

Agenzia delle Entrate

All’evento Telefisco 2021 del 28/01/2021, il ministro dell’economia Gualtieri ha fatto le previsioni sulla situazione economica, tributaria e fiscale del nostro Paese.

Queste previsioni sono ovviamente non certo rosee.

In particolar modo è stato messo il punto sui crediti tributari da esigere da parte dello Stato.

La cifra è impressionante e verrrebbe da dire riguardo al Fisco italiano che il re è nudo.

Ci sono da riscuotere oltre 1.000 miliardi. Si, 1.000 miliardi da riscuotere!

Tengo a precisare che il debito complessivo italiano, a novembre ultimo dato disponibile, ammontava alla bella cifra di 2.587 milioni di euro.

Nessuno azzarda a fornire una percentuale di riscossione, ma basandoci su quelle passate questa sarà molto bassa e in molti casi praticamente sarà tendenzialmente zero.

Inoltre sul banco degli imputati ci sono anche i 50 milioni di avvisi di accertamento e cartelle di riscossione che devono partire verso i vari contribuenti italiani.

Un vera pistola puntata sulle imprese, sui commercianti ancora preda della crisi legata alla pandemia.

Il ministro Gualtieri ha dichiarato che dovrebbe essere messo a punto un decreto ad hoc che prevede uno scaglionamento dell’invio delle cartelle fiscali in modo da alleggerire la pressione sui contribuenti.

Le dichiarazioni del ministro fanno veramente sorridere, in quanto lo scaglionamento avverrà sicuramente nei prossimi mesi. E non risolverà minimamente le problematiche dei contribuenti legate alla crisi finanziaria ed economica legata alla grande pandemia del virus.

Sarebbe più opportuno inviarle tutte e subito e fare una legge ad hoc “di vero saldo e stralcio” e la cancellazione di quelle che non sono più riscuotibili.

Lo stessa soluzione del direttore della Agenzia delle Entrate andrebbe in questa direzione.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate e presidente della Agenzia per la riscossione Ernesto Maria Ruffini, suggerirebbe una rottamazione quater e successivamente l’eliminazione delle cartelle fiscali che sono praticamente inesigibili.

Secondo Ruffini i 1.000 miliardi sono in gran parte non riscuotibili ed è per questo che l’espressione “il re è nudo” riguardo al Fisco italiano sembra essere quanto di più appropriato al momento.

Un domanda sola si impone a questo punto: come è stato possibile arrivare a questo livello?

Il problema italiano non è quello dell’accertamento o del recupero dell’evasione ma quello della riscossione delle imposte.

Troppe forze politiche si puliscono la bocca con la caccia all’evasore. E se avessero riscosso anche una parte di questo immenso credito, avremmo potuto avere uno bilancio pubblico da fare invidia alla Germania.

Le uniche soluzioni fino ad oggi create sono state una legislazione fiscale oppressiva e contraddittoria verso il contribuente onesto che viene scoraggiato dal fare impresa.

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