Fisco italiano e reddito estero

vantaggi fiscali

Le questioni riguardanti il fisco e il pagamento delle tasse risultano sempre molto complesse da capire e mettere in pratica. Se poi si parla di residenza in un paese e pagamento delle tasse in un altro tutto si complica ancora di più.
Il più delle volte basta iscriversi all’AIRE per risultare in regola agli occhi dello Stato italiano. Si comunica  il cambio di residenza fiscale, e la nostra intenzione di pagare le tasse nel paese in cui risiediamo per la maggior parte del tempo.

Dal 2014 è entrato in vigore nei Paesi Europei, l’obbligo di trasmettere alcune informazioni riguardanti i soggetti che vivono in altri paesi diversi da quello d’origine, attraverso alcuni accordi ben precisi.
Ma quali sono i dati che vengono trasmessi al fisco italiano?

Cosa viene trasmesso all’Agenzia delle Entrate

Questi accordi prevedono l’invio da parte dei vari paesi di alcuni dati ben precisi, che identificano la persona e la sua effettiva residenza fiscale e il reddito dichiarato. Ogni paese ha quindi l’obbligo di trasmettere:
– I Redditi da lavoro dipendente
– I Compensi per i dirigenti
– I Prodotti per l’assicurazione sulla vita
– Le pensioni
– Eventuali proprietà e redditi da immobili
Anche se l’invio di questi dati identifica la situazione reddituale di ogni individuo, l’associazione corretta molte volte risulta particolarmente complessa e difficoltosa.

Cosa fare?

Per poter identificare univocamente una persona è necessario infatti trasmettere il Codice Fiscale.  Però molto spesso, quando si risiede in un paese estero, non viene comunicato. Difatti ogni Stato ha un suo codice identificativo fiscale per ogni residente, che non viene però riconosciuto altrove se non nel paese in cui si vive.
Quando il fisco del paese in cui risiediamo trasmette i dati sopra citati all’Agenzia delle Entrate Italiana, può a questo punto mandare solamente il nome e cognome della persona e la data di nascita. Associare queste informazioni correttamente alla posizione fiscale di una determinata persona, senza avere il codice fiscale, si rivela nella maggior parte dei casi difficile, e spesso si può incorrere in casi di omonimia.
A tal proposito si sta pensando ad un Codice Fiscale Europeo, valido in ogni paese che ne fa parte.

Cosa fare se risiedi all’Estero

Per evitare qualsiasi problema con il fisco italiano, chiunque voglia trasferirsi all’estero deve iscriversi all’AIRE, dichiarando così il cambio di residenza fiscale. In questa maniera, nel caso di controlli, si eviterà qualsiasi problema futuro.

Franco Laureana

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