Fino al 58% di rischio di morte in più per chi mangia abitualmente questi alimenti

cibi preconfezionati

“Alimento ultra-trasformato” è un termine quasi sconosciuto che però si riferisce a dei prodotti che stanno diventando sempre più comuni. Non parliamo solamente del cosiddetto “junk food”, ma di tutti quanti quegli alimenti sottoposti a processi di lavorazione e aggiunta di addittivi e conservanti.

La scienza ha recentemente confermato che il consumo di questi alimenti può portare ad un aumento del rischio di morte fino al 58%.

Gli alimenti ultra-trasformati

Prima di entrare nel merito della ricerca, cerchiamo di capire quali sono gli alimenti ultra-trasformati. Nutrizionalmente, gli alimenti possono essere divisi in quattro categorie: non trasformati, culinari, trasformati e ultra-trasformati.

Ai fini della nostra analisi ci concentreremo sulle ultime due. Nella categoria dei “trasformati” entrano, infatti, quegli alimenti che sono stati sottoposti a dei trattamenti tali da cambiarne le caratteristiche nutrizionali. In questa categoria ricade, ad esempio, il pesce in scatola. Ma anche il pane.

Quando, invece, si parla di cibi “ultra-trasformati” si intendono gli alimenti a cui sono stati aggiunti additivi e conservanti. Non solo quindi i cosiddetti “cibi spazzatura”. Ma anche i succhi di frutta, i cioccolati e i cibi preconfezionati. Secondo gli esperti, si rischia fino al 58% di rischio di morte in più per chi mangia abitualmente questi alimenti.

Gli effetti sulla salute

Una ricerca italiana pubblicata sul giornale americano American Journal of Clinical Nutrition ha confermato l’effetto avverso alla salute di questi cibi.

Seguendo per otto anni un campione di oltre 20.000 persone lo studio ha registrato un incremento del tasso di mortalità in coloro che consumavano abitualmente tali alimenti. Tale tasso varia dal 25 fino a più del 55%. Ed è principalmente legato a problemi di natura cardiocircolatoria. Ad essere incriminati come dannosi dagli scienziati non sono solamente gli zuccheri contenuti all’interno di questi alimenti.

Al contrario, sarebbero i processi di lavorazione alla base dell’aumento fino al 58% di rischio di morte in più per chi mangia abitualmente questi alimenti. Gli esperti consigliano così di evitare queste categorie di cibo e di puntare, invece, sugli alimenti sani della dieta mediterranea.

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