Fino a quando salirà la borsa americana? L’indice azionario S&P 500 verso un top di lungo?

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A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Proseguiamo in questo articolo il tipo di analisi, condotto ieri sul Nasdaq composite, per domandarci se si sia già formato, o si vada comunque verso la formazione di un top di lungo termine anche sullo S & P 500.

Introduciamo l’analisi con un paio di grafici, la cui costruzione è spiegata in questo mio articolo di ieri:

Non sto quindi a ripetere la spiegazione.

Il secondo grafico è un ingrandimento del primo.

Come notiamo, anche sullo S & P 500 siamo comunque in prossimità di una retta di resistenza di un canale di lunghissimo termine, tracciata in rosso, anche se, a differenza del Nasdaq, i corsi non hanno ancora raggiunto tale trend line.

L’ingrandimento evidenzia, infatti, che tale retta incrocia area 3000 attorno a febbraio 2019 e su tale livello e setup temporale converge anche la retta obliqua nera, tracciata con il metodo magic box. Pertanto il livello di 3000 punti entro febbraio 2019 rappresenta un setup di prezzo e tempo anche di magic box.

Inoltre un setup temporale verso febbraio/marzo viene individuato anche tramite una particolare applicazione degli angoli zero di Gann.

Tuttavia, la prossimità al target dei 3000 euro da parte dell’attuale massimo e la presenza di elementi significativi già ai livelli attuali fa propendere per la seguente interpretazione.

Di qui sino a febbraio 2019 si apre una finestra spazio/temporale che potrebbe, appunto, portare alla formazione di un top a febbraio 2019 o vedere il top di lungo già formato.

Infatti occorre notare che le quotazioni hanno reagito negativamente, dopo aver toccato una trend line di lungo di magic box.

Inoltre, il mese di settembre 2018, su cui si è formato al momento il massimo, corrisponde ad un setup temporale di convergenza del metodo Top or bottom sui time frames dall’annuale sino al daily.

Ed anche altre tecniche indicano comunque nel mese di settembre un setup di rilievo.

In particolare, una linea di un ciclo temporale ed un vettore angolare, interni ad un quadrato di Gann, e la retta di resistenza del canale rialzista di medio, originatosi a febbraio 2016, convergevano verso i massimi di settembre in prezzo e tempo.

A differenza del Nasdaq manca ancora, ovviamente, un segnale come quello caratterizzato dal superamento e poi successivo rientro, rispetto alla trend line di lunghissimo termine, o da un prezzo inferiore al minimo della precedente barra mensile.

Nel caso in cui il massimo si sia già formato, quindi senza una ulteriore puntata rialzista verso il setup di febbraio, segnali di conferma ribassista proverrebbero, innanzi tutto, proprio da una chiusura mensile inferiore al minimo della precedente barra rialzista.

Ulteriore segnale di conferma in caso di chiusura mensile sotto la trend line del canale rialzista, questo mese in area 2720.

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