Fino a 3000 euro di multa per questa azione apparentemente innocua in spiaggia

Budelli

Il mare è uno di quei luoghi in cui la maggior parte delle persone sceglie di trascorrere le proprie vacanze estive. Al mare si possono svolgere tantissime attività, dal semplice relax al goderci il sole, ad attività più avventurose come snorkeling, immersioni o escursioni in SUP.

Ma purtroppo il viavai di turisti che si accalca sulle spiagge durante l’estate può andare a danneggiare la spiaggia, che possiede un patrimonio naturalistico inestimabile. Ad esempio, pochi sanno che si rischiano fino a 3000 euro di multa per questa azione apparentemente innocua in spiaggia.

Portare via la sabbia dalle spiagge della Sardegna è reato

Grazie ad una legge emanata dalla Regione Sardegna (la Legge n. 16 del 2017) infatti, il furto di sabbia e conchiglie dalle spiagge della regione è punibile con una multa che va dai 500 ai 3000 euro. Purtroppo, questa è un’abitudine che accomuna molti turisti che, ingenuamente e senza pensare alle conseguenze, decidono di portare a casa un ricordino delle loro vacanze. Ma non sono solo i turisti ingenui a commettere questo reato. Molto spesso si tratta di persone che prendono la sabbia o le conchiglie per poi scambiarle con gruppi di collezionisti su WhatsApp. Addirittura, se la sabbia o le conchiglie sono molto pregiate e difficili da trovare, si venderanno anche a prezzi molto elevati.

Fino a 3000 euro di multa per questa azione apparentemente innocua in spiaggia

Prelevare la sabbia dalle spiagge significa mettere ancora di più a rischio un ecosistema, quello marino, che è già abbastanza delicato a causa della presenza dell’uomo.

Un caso eclatante è quello della spiaggia di Budelli, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Questa spiaggia ha una sabbia bellissima di colore rosa, grazie alla presenza di piccoli frammenti di coralli, conchiglie e granito. Questa spiaggia spettacolare è stata talmente depredata della sua sabbia che oggi è interdetta al pubblico. Non ci si può fare il bagno, non ci si può ancorare con la barca se non a centinaia di metri di distanza e non si può passeggiare sulla sabbia. La spiaggia è completamente chiusa.

Fortunatamente, grazie all’impegno della regione e di un gruppo di volontari che hanno creato l’associazione Sardegna Rubata e Depredata, le cose stanno migliorando. In questi anni l’associazione ha lanciato tantissime campagne di sensibilizzazione sull’argomento, in modo da informare più persone possibili che prendere sabbia, rocce o conchiglie dalle spiagge è vietato. La sensibilizzazione è giunta anche alle orecchie di qualcuno, che si è ravveduto e ha mandato indietro scatole di sabbia presa in precedenza. Ormai è noto, infatti, il caso di un turista americano che ha deciso di restituire 30 pacchi di sabbia prelevati negli anni Sessanta.

La sabbia che si sequestra negli aeroporti e quella rispedita indietro, viene poi riportata nelle spiagge di appartenenza dai volontari dell’associazione.

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