Finalmente svelato come dobbiamo tenere in mano un bicchiere di vino per degustarlo al meglio per motivi tecnici più che di bon ton

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A tutti sarà capitato di trovarsi nel bel mezzo di una cena e notare come i più esperti o i sommelier provetti impugnassero il calice o la flûte. Si rimane spesso ammirati quando un sommelier con grazia e mestiere fa roteare il bianco o rosso nettare per poi portarlo alle narici per avvertirne il bouquet aromatico. In cuor nostro tutti vorremmo poter sfoggiare con amici e parenti una tale maestria nella degustazione di un vino.

Finalmente svelato come dobbiamo tenere in mano un bicchiere di vino per degustarlo al meglio per motivi tecnici più che di bon ton

Oltre all’eloquio particolarmente forbito, gli esperti di vini hanno una gestualità impareggiabile che li rende davvero chic. Ebbene, in questo articolo andremo a spiegare come si afferra un calice per degustazione e le ragioni per cui va tenuto così. Fra l’altro queste ragioni hanno più a che vedere con la tecnica che con il bon ton.

Dove si afferra un calice o una flûte

Il bicchiere va tenuto posizionando la mano sullo stello, vicino alla base, con il pollice da una parte e l’indice dall’altra. I più rigidi, gli ortodossi della degustazione e i sommelier, utilizzano una presa “a forbice”. Questa presa consiste posizionare sotto la base il dito medio, sopra alla base l’indice chiudendo quest’ultima come in una forbice. Infine chiudere il pollice poggiandone la punta sul fondo dello stelo. Soprattutto i meno allenati con questa impugnatura rischierebbero di non tenere il bicchiere stabilmente e sarebbe quindi poco elegante.

Perché si deve tenere così

Secondo il bon ton meno si tocca il bicchiere meno si lasciano antiestetiche impronte. La ragione però sarebbe più tecnica: posizionando la mano sulla coppa o comunque vicino al vino, andremmo a scaldarlo. Pensiamo che i rossi sono quelli che hanno bisogno di una temperatura di servizio attorno ai 18 gradi centigradi, per i bianchi e i rosé è anche inferiore. Il nostro corpo ha una temperatura di 36/37°, pertanto andremmo a scaldare il vino e inevitabilmente alterarne la piacevolezza. Quando infatti il vino si scalda, l’alcol viene esaltato e rischierebbe di diventare “pesante”.

La roteazione

Altra ragione per cui l’impugnatura deve essere sullo stelo e più bassa possibile è proprio la roteazione. Afferrando il calice o la flûte per la coppa o il bordo non riusciremmo a rotearlo gentilmente ma rischieremmo che il vino fuoriesca. Inoltre dobbiamo ricordarci che questi giri che facciamo compiere al vino per sprigionare gli aromi, scaturiscono da un piccolo movimento di polso. Non dobbiamo mai disegnare grandi circonferenze.

Abbiamo quindi, finalmente svelato come dobbiamo tenere in mano un calice di vino in modo elegante.

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