Finalmente ci svelano ufficialmente i livelli di radiazioni emessi dai cellulari così da controllare anche il nostro modello

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Probabilmente prima dell’avvento della pandemia, le radiazioni emesse dagli smartphone erano il tema sanitario più dibattuto a livello internazionale. Con interventi più o meno autorevoli di associazioni, enti e organizzazioni, ognuna a dire la sua in merito alla presunta pericolosità di questi accessori tanto usati. Finalmente ci svelano ufficialmente i livelli di radiazioni emessi dai cellulari così da controllare anche il nostro modello. Attraverso la fonte europea più attendibile: la CENELEC. Vediamo assieme ai nostri Esperti i risultati di queste analisi.

Cos’è e perché è attendibile

CENELEC è L’equivalente italiano di Comitato europeo di normazione elettrotecnica ed è un Ente ufficialmente riconosciuto dall’Unione Europea. Tra i suoi compiti principali, proprio l’analisi e la regolazione normativa dei valori delle radiazioni elettromagnetiche. Emesse dai principali dispositivi a nostra disposizione, nei loro valori massimi e minimi. Come funziona esattamente la misurazione? In maniera semplicissima: attraverso una conversazione col cellulare attaccato all’orecchio. In questo modo, c’è la possibilità di calcolare le onde radio non ionizzanti emesse dagli smartphone.

La classifica delle emissioni

Finalmente ci svelano ufficialmente i livelli di radiazioni emessi dei cellulari così da controllare anche il nostro modello, se presente tra questi:

  • al primo posto con emissioni pari a 1,75 Watt per kg, lo Xiaomi MI A1;
  • subito dopo lo OnePlus 5T a 1,68;
  • medaglia di bronzo al Huawei Mate 9 con 1,64.

La classifica completa si compone di 20 modelli di smartphone. Da segnalare la presenza di ben 5 Xiaomi, 6 Huawei e 3 OnePlus. Al 17° posto l’unico iPhone: il 7 con il livello di radiazioni a 1,38.

Per ora non dobbiamo preoccuparci a patto di usare l’intelligenza

Questa classifica ha più un valore statistico che salutistico. Nel senso che i ricercatori hanno anche tenuto a precisare che allo stato attuale non ci sono legami diretti tra la formazione dei tumori al cervello e l’utilizzo dei cellulari. Lo sottolineiamo ancora una volta, ma ricordando ai nostri Lettori di non abusare comunque possibilmente del cellulare. Soprattutto, di non permettere di farlo ai nostri bambini, che hanno ancora lo sviluppo in corso. Anche l’OMS è intervenuta più volte in merito, ricordando di utilizzare maggiormente gli auricolari e di non tenere acceso il cellulare sul comodino. Anche e semplicemente per non permettere allo schermo di continuare a inviare colori, suoni e flash al nostro cervello.

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