Fiducia in Italia in aumento e i misteri della M3 europea

ProiezionidiBorsa

Un po’, tanto, a sorpresa verso il clima di sfiducia che dall’estero si riverbera sull’Italia, attacchi allo spread veri  presunti compresi, oggi i dati sulla fiducia hanno battuto le attese e di parecchio:

    Livello di fiducia delle aziende italiane (Set) 105,7 104,5 105,0
    Indice della fiducia dei consumatori italiani (Set) 116,0 114,9 115,3

 

Non che i dati sulla fiducia abbiano improvvisamente acquistato quel peso specifico che abbiamo più volte messo in discussione, ci limitiamo a rilevare come il distacco tra il sentire comune sia delle aziende che dei consumatori italiani e il come ci vedono e valutano agenzie di rating, BCE e UE è sempre più ampio e segnale di un preciso distacco in corso.

Tra i dati del mattino europei rileviamo:

    Massa monetaria M3 (Annuale) (Ago) 3,5% 3,8% 4,0%
    Prestiti ai privati (Annuale) 3,1% 3,1% 3,0%

 

Curioso per non dire misterioso risulta il calo, o per meglio dire l’incremento inferiore alle attese, in ambito UE/euro, della massa monetaria disponibile (M3).

In pieno ed ancora attivo QE è difficile pensare che di pari passo alla nuova “battitura” di moneta per riacquistare debito la BCE ne ritiri tale e tanta da avere un saldo in calo rispetto al consensus.

Qualunque ne sia la causa l’effetto naturale dovrebbe essere un indebolimento dell’euro e un ulteriore allontanamento del rischio inflattivo.

Dobbiamo sempre ricordare che in ambito UE stiamo sempre commentando dati complessivi, nel caso specifico della M3 abbiamo invece un elemento di insieme centralizzato.

L’unica spiegazione è che emettendo moneta in pari misura al nominale del debito ma non emettendo parimenti moneta per il pagamento dei pur contenuti interessi di questo periodo, detto pagamento di quanto dovuto rosicchi moneta all’economia reale e venga poi non reimmesso in circolazione dalla BCE stessa.

Prosegue invece il trend di crescita, in linea con le aspettative, dei prestiti a privati. Segno che le banche stanno gradualmente riprendendo a fare il proprio mestiere. Si confida senza riprodurre le aberrazioni del recente passato.

Quello semmai che si può discutere, nel momento in cui alle banche la BCE il denaro praticamente lo regala, sono i tassi che poi vengono applicati alla clientela anche dotata di garanzie.
Al riguardo risulta difficile capire come un Unione Europea che regolamenta , e per carità ci sta, anche le componenti del mangime per i canarini, non pensi di imporre una forbice ragionevole quanto contenuta ai tassi di interesse applicati alla clientela.

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