Fiducia: crisi di Governo uguale a crisi di fiducia

crisi di Governo

La fiducia è una cosa seria recitava una vecchia pubblicità.

E infatti pur essendo dato emotivo e non sempre corrispondente al contesto macroeconomico circostante la fiducia dei consumatori e delle aziende rimane comunque riferimento interessante.

In questo senso i dati pubblicati oggi ci dicono che l’ennesima crisi di Governo non è stata particolarmente apprezzata, in termini di fiducia, né dalla platea delle aziende né tanto meno da quella dei consumatori.

Vediamo.

Tabella dati macroeconomici italiani di giornata

Livello di fiducia delle aziende italiane (Set) 98,8 100,0 99,6
Indice della fiducia dei consumatori italiani (Set) 112,2 112,6 111,9

Non che prima della crisi di Governo i dati sulla fiducia brillassero di luce potente però si stava gradualmente avviando un percorso di risalita.

Percorso ora bruscamente interrotto.

Come notiamo infatti entrambi i dati odierni sono posizionati sotto le attese.

Colpisce in particolare il fattore aziendale che scivola a 98.8 quando il consensus degli analisti lo vedeva a 100.0 e risulta inferiore anche al dato precedente posto a 99.6.

Anche i consumatori deludono le attese a 112.2 versus 112.6 ma almeno risalgono dal precedente 111.9 dato agostano nel pieno della crisi politica.

Germania in crisi: UE meglio disposta

Dopo le “tragedie” e i mesi persi a combattere di rapporto deficit PIL dal litigioso governo giallo verde ora, complice la crisi economica tedesca, il governo giallo rosso ha davanti una grande opportunità.

Pare infatti che proprio per non fare troppe differenze con le concessioni rilasciate a Berlino anche l’Italia potrà portare il proprio rapporto deficit /PIL annuale da 2.04% al 2,30%.

Proprio quel target a lungo dibattuto e poi negato al Governo Conte 1.

Ma tant’è così vanno le cose nella politica.

Comunque parliamo di una differenza percentuale minima che nella realtà si traduce in un sacco di miliardi in più per interventi o opere pubbliche.

Una manna insomma in grado, se ben gestita ed impiegata, di dare nuovo slancio all’economia italiana.

Il mistero e il rischio della TAV

Uno dei capitoli più grigi e dirompenti del vissuto governativo gialloverde fu quello della TAV, con posizioni , alla faccia del contratto, sempre più distanti fino alla rottura.

Argomento ogni giorno in prima pagina sui media principali ed ora totalmente scomparso sui radar.

Ma se non sbaglio anche nel governo giallo rosso sul tema convivono due anime contrapposte.

Al di là dell’atteggiamento misteriosamente più silente dei media sul tema come svolgeranno poi i giallo rossi questo tema?
La TAV si farà? Non si farà?

Non è poi tanto la TAV in sé al legarsi al tema trattato oggi.

La  prendiamo a riferimento per capire se questo governo sarà in grado di sfruttare l’opportunità che, come spiegato sopra, gli arriverà da Bruxelles in termini di grande ampliamento della capacità di investimento pubblico.

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