Ferrari, titolo e Formula 1 ai box

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Per diverso tempo il titolo Ferrari in Borsa è riuscito ad ignorare i risultati deludenti in F1.

Deludenti nella misura in cui l’obiettivo e le aspettative per la casa di Maranello sono e debbono essere sempre al top.

Questo ribasso non ha risparmiato il Cavallino Rampante che è crollato venerdì del 3,95% e anche oggi partecipa alla discesa del listino milanese.

Utile e debiti in aumento simultaneo

Eppure l’utile netto è risultato in aumento del 18%!

Evidentemente si è tenuto conto del debito in crescita a 353 milioni.

Manca il colpo d’ala dei risultati sportivi e quindi prevale la pesatura dei numeri negativi.

Il debito della casa di Maranello è cresciuto a causa della distribuzione dei dividendi e di un significativo buyback di azioni.

L’indebitamento industriale netto, ha comunicato la società, al 30 giugno è pari a 353 milioni, contro i 370 milioni al 31 dicembre 2018 quindi in discesa.

E’ salito invece rispetto ai 192 milioni del 31 marzo.

Ma questo semplicemente per “gli effetti sulla cassa della distribuzione di dividendi pari a 195 milioni e al riacquisto di azioni pari a 99 milioni nel secondo trimestre del 2019, che hanno più che compensato il positivo free cash flow industriale…”

Di contro la crescita dell’utile netto nei primi sei messi del 2019 salito a 364 mln, in crescita del 18% rispetto ai 309 mln dello stesso periodo del 2018.

Quanto ai ricavi netti nei primi sei mesi del 2019 sono stati pari a 1,924 miliardi, anche qui in aumento dell’11%.

Ottimo anche il dato sulle consegne in aumento del 15% con ben 5281 vetture consegnate.

Ferrari prosegue l’ampliamento della distribuzione geografica

Molto interessante notare come nel secondo trimestre la regione Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) ha registrato un incremento dell’11,4%.

In Asia-Pacifico ex Cina la crescita è stata del 5,8%.

Spettacolare poi il dato di Cina, Hong Kong e Taiwan con un balzo straordinario del 63,3%.

In contro-trend soltanto le Americhe che hanno realizzato una flessione del 5,5%.

La distribuzione delle consegne a livello geografico “si è spostata a favore della Cina Continentale per effetto della decisione di accelerare le consegne ai clienti prima dell’introduzione anticipata di nuove normative sulle emissioni…”

Mentre per gli USA da Maranello fanno sapere che:” il calo degli Usa riflette il ciclo vita all’interno della famiglia delle 488″.

Obiettivi ambiziosi

Ferrari ha poi confermato gli obiettivi per il 2019.

Si attendono con ricavi netti superiori a 3,5 miliardi.

L’orientamento è “la guidance verso i livelli più alti dei range su tutti i parametri, ai tassi di cambio attualmente prevalenti”.

Certo, specie in America, risultati sportivi un po’ più brillanti e vincenti farebbero la differenza…

Riposizioniamo comunque un BUY sul titolo in area 132/130 da monitorare comunque step by step.

Approfondimento

Raccomandazioni e Scheda tecnica del titolo Ferrari

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