FED verso un ulteriore rialzo dei tassi

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Vendite al dettaglio USA ancora su: passerella per la FED

Ormai pare proprio che l’abbrivio al meeting della FED di settimana prossima si stia rivelando una sorta di passerella trionfale per la FED.

La Banca Centrale USA vede infatti, ogni giorno di più validata la propria scelta di alzare ancora e progressivamente i tassi di interesse da dati macroeconomici USA quasi sempre positivi se non addirittura effervescenti.

Tabella dati macroeconomici

  USD Vendite al dettaglio beni essenziali (Mensile) (Nov) 0,2% 0,2% 1,0%
  USD Controllo delle vendite al dettaglio (Mensile) (Nov) 0,9% 0,4% 0,7%
  USD Vendite al dettaglio (Mensile) (Nov) 0,2% 0,1% 1,1%
  USD Vendite al dettaglio – carburanti esclusi (Mensile) (Nov) 0,5% 0,7%

I dati parziali o settoriali sono tutto sommato in linea ma le Vendite al dettaglio intese come dato generico superano le attese.

Oggi comunque niente di clamoroso visto che rispetto elle rilevazioni precedenti si registrano di cali ma già essere in linea e in due casi sopra le attese degli analisti è un bel risultato.

Per la FED bene così

Si diceva …niente di clamoroso ed è vero ma questo tipo di dati sono l’ideale per la FED che proprio in vista del rialzo dei tassi necessita di dati che battano le attese o almeno siano in linea con i vari consensus.

La battaglia con Trump ha visto i toni ammorbidirsi di parecchio dopo l’esito contrastato delle elezioni di Midterm, ciò non toglie che il Presidente USA non perde occasione per lanciare strali contro Powell & Co.

E’ quasi certo che proprio sul dato dei consumi buono ma non straordinario la Casa Bianca potrebbe nelle prossime ore lanciare nuove invettive verso la FED, accusata a più riprese di volere sabotare, con la stretta monetaria programmata il ciclo economico USA .
Fiore all’occhiello di Trump che con pari attenzioni cura l’andamento delle borse.

Come si arriverà al Meeting della FED?

Le chiusure di stasera in questo senso ci chiariranno molto sulle intenzioni dei listini azionari per la prossima settimana.
Va detto che il rischio di approcciarsi al meeting FED con un ulteriore abbattimento della volatilità esiste ma nulla di tranquillo come nei mesi precedenti quando decisione di immobilità e scelte successive erano assolutamente già scontate.

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