FED verso un taglio dei tassi?

FED

Ci si interroga se dietro la reazione positiva delle Borse USA capaci di non farsi coinvolgere dal crash di Apple (AAPL) ci sia l’attesa per un imminente taglio dei tassi da parte della FED.

Donald Trump vedrebbe realizzato il suo “sogno”.

Una FED sottomessa o comunque allineata al suo desiderio di dare gas al ciclo economico sarebbe una manna per il Presidente USA.

Un’accelerazione a metà 2019 avrebbe la capacità di allontanare lo spauracchio che il rallentamento possa avvenire giusto ad autunno 2020 in piena campagna elettorale.

Chiaramente il rischio che i dati economici USA possano peggiorare esiste, soprattutto se Trump dovesse tornare con durezza ad agire sui dazi doganali.

Prima di allora però dobbiamo stare ai fatti. Ai numeri concreti dell’economia.

Questi, a cominciare dalle trimestrali aziendali, ci dicono che la FED starà ferma.

FED: un esempio per le altre banche centrali

L’America non è un modello per molte cose, lo sappiamo.

Ma se dobbiamo misurare la qualità degli interventi della FED partendo dagli effetti sull’occupazione e quindi sul primo parametro cui gli organi pubblici dovrebbero puntare, ebbene Powell e i suoi predecessori non hanno rivali.

E’ chiaro che poi le mosse della Banca Centrale debbono se possibile “sinergizzarsi” con le manovre politiche.

Nelle fasi come l’attuale in cui questa simbiosi non si realizza è comunque la politica monetaria a prevalere come peso specifico specie al riguardo alle reazioni delle Borse.

FED: mai troppo gas al motore dell’economia

La FED si è distinta, oltre che per la capacità di agire in modo molto più concreto e risolutivo sul fronte bancario, anche per l’equilibrio e la tempestività delle proprie mosse.

Ora proprio sull’opportunità temporale di dare gas all’economia USA troviamo la risposta al quesito che ci vede opzionare l’ipotesi di una FED ancora ferma sui tassi.

Dare altro gas all’economia USA in una fase ove ancora la maggior parte degli indicatori viaggia vicino ai massimi storici sarebbe un non senso.

Ciò in quanto sottrarrebbe energie monetarie fondamentali poi in eventuali situazioni oggettivamente critiche.

Ecco perché confermiamo la view che salvo eventi nuovi al momento imprevedibili, almeno fino ad eventuali trimestrali estive molto deludenti, la FED non si muoverà.

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