FED: l’oro anticipa ulteriori rialzi delle Borse?

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Proprio stamani ci interrogavamo su cosa potesse celarsi dietro al significativo rialzo dell’oro e se ci potesse dare qualche indicazione sul comportamento della FED.

Come avevamo ipotizzato l’ipotesi più probabile è che l’oro vada salendo come antidoto a un atteso reflusso dell’inflazione.

Crescita dell’inflazione generata da una FED che si muova rapidamente a tagliare i tassi.

D’altronde notiamo come dopo i pessimi dati macroeconomici odierni della Germania e quelli comunque negativi degli USA le Borse comunque tengano un buon up-trend.

Questo comportamento ci conferma come l’ipotesi alternativa, ovvero che l’oro in rialzo ci segnali un imminente crollo dei mercati azionari, regga poco.

Tabella principali dati macroeconomici degli USA

Buste paga del settore manifatturiero (Mag) 3K 5K 5K
Buste paga del settore non agricolo (Mag) 75K 185K 224K
Tasso partecipazione (Mag) 62,8% 62,8%
Libri paga non agricoli privati (Mag) 90K 175K 205K
Tasso di disoccupazione U6 (Mag) 7,1% 7,3%
Tasso di disoccupazione (Mag) 3,6% 3,60% 3,6%

Abbiamo tralasciato volutamente i dati salariali che riteniamo poco significativi in questa fase per concentrarci sulle dinamiche occupazionali.

I dati sull’occupazione oltre a muovere il dollaro hanno certamente un impatto maggiore anche sulle chiavi di lettura adottate dalla FED.

E allora possiamo dire che oggi le certezze della FED hanno ricevuto un colpetto pregno di incertezze che sicuramente, se ripetuto, potrebbe anche smuovere qualcosa sul fronte monetario in tempi brevi.

FED: anticipare o attendere conferme

Ora il quesito che si staranno ponendo Jerome Powell e soci del board sarà del tipo: “conviene attendere conferme di negatività dei dati o è meglio muoversi in anticipo e porre in essere un seppur marginale taglio ai tassi di interesse?”.

Le buste paga a 75k da 185K atteso e 224k del mese precedente sono una brutta scoppola da digerire.

E anche se il dato della disoccupazione rimasto al 3.6% come da consensus le buste indicano un potenziale peggioramento a breve.

E poi c’è la spinta da parte della Casa Bianca che vorrebbe a tutti i costi una FED attiva sul fronte del taglio dei tassi.

Cosa ci attendiamo dalla FED?

Personalmente credo che la FED aspetterà qualche altra minima conferma dai prossimi dati macroeconomici USA.

Ma se questa riprova dovesse arrivare mi aspetto una rapida manovra di taglio tra lo 0.15% e lo 0.25% che darà molta linfa alle Borse.

Nel contempo però mi attendo che Powell rilascerà dichiarazioni ottimistiche e che dirà che per un po’ la Federal Reserve sarà di nuovo in stand-by.

Mi sono sbilanciato troppo? Vedremo…

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