FED: i verbali faranno ripartire i mercati?

Jackson Hole

Per svariati motivi vi sono buone probabilità che i verbali della FED di stasera vedranno le borse reagire positivamente, se non subito nelle prossime sedute.

Per prima cosa chiariamo cos’è il FOMC.

FOMC sta per Federal Open Market Committee (in italiano Comitato federale del mercato aperto). Si tratta di  un organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare le operazioni di mercato aperto negli Stati Uniti e ne è il principale strumento di politica monetaria.

I motivi di ottimismo sulle borse

1 ovviamente partiamo dal contenuto dei verbali del FOMC

2 le proiezioni cicliche dei mercati

3 la tenuta dell’economia americana

4 i supporti al ciclo economico europeo

Vediamoli nell’ordine.

I verbali del FOMC

E’ alquanto improbabile che nella FED possa riaprirsi l’opzione,temutissima dai mercati,di alzare i tassi.

Allo stesso tempo resterà aperta la porta ad aperture monetarie.

Che potranno andare da un graduale taglio dei tassi di interesse fino ad addirittura un nuovo QE, come invocato da Trump.

Le buone condizioni correnti dell’economia USA difficilmente porteranno la FED ad agire anticipatamente, ma anche solo una conferma della disponibilità a muoversi in caso di bisogno sarà vitamina per le borse.

Le proiezioni cicliche dei mercati

E’ vero, ci sono elevate probabilità che in aprile si vada a ritoccare il minimo mensile ma nel contempo senza dimenticare che la proiezione del mese è rialzista.
Di fatto i target sin qui toccati hanno esaurito parecchio meno della metà degli spazi rialzisti probabilisticamente disponibili…

Contesto fluido nel quale servirebbero forti elementi di negatività per favorire il sopravvento degli orsi.

La tenuta dell’economia americana

La FED non potrà fare a meno di confermare la buona tenuta dell’economia americana.

Nel contempo, proprio per il lunghissimo periodo di crescita alle spalle, le carte del FOMC avranno quella lettura infarcita di cautela che genera il contesto ideale per una crescita graduale dei mercati.

Borse che come specificato nel primo punto che sanno di poter contare sull’eventuale aiuto della FED ma anche che tutto sommato i dati macroeconomici non sono poi così allarmanti.

I supporti del ciclo economico europeo

A corollario del confermato buon andamento dell’economia USA la FED potrebbe anche avere rilevato se non già gli ottimi dati odierni della produzione industriale (specie in Italia) i supporti trovati dal ciclo macro in Europa.

Intendo dire che dopo la serie di dati macroeconomici negativi in sequenza generalizzata per le nazioni UE, ora la tendenza dei dati è più mixata tra dati positivi e negativi e di una vera recessione europea non si può ancora parlare.

Il rischio trimestrali

Il vero rischio per i mercati in questa fase viene dalle trimestrali.

Difficilmente i dati aziendali potranno invertire il trend di lungo al ribasso ,ma, come minimo, possiamo attenderci un significativo incremento della volatilità.

E nel caso di una sequenza di dati sotto le attese potrebbe aprirsi la porta a quella correzione più profonda che, come scritto sopra, a livello probabilistico  in aprile ha ancora spazio considerevole di verificarsi.

Occhio dunque alle trimestrali prima di ogni altra cosa…

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