FED in arrivo: settimana di attesa o di sfogo?

ProiezionidiBorsa

FED: cosa deciderà il 19 dicembre?

In questi anni in cui soprattutto gli indici di borsa americani hanno ripetutamente aggiornato i massimi storici, il ruolo del QE e dei tassi a zero è stata assolutamente decisivo.

Di contro ovviamente non poteva mancare una fase riflessiva e di storni anche pesanti al cambio di politica monetaria da parte della FED.

La prima fase di rialzi da parte della FED è stata in qualche modo ignorata dai mercati per due  motivi.

Primo: i rialzi dei tassi erano stati marginali e sempre accompagnati da dichiarazioni su un approccio morbido a venire.

Secondo: la analisi del ciclo economico USA dava segnali di spinta costante verso l’alto ancora in fase propulsiva.

E’ evidente che ora il contesto è cambiato: la FED con la manovra 2018 ha inteso avviare un ciclo di rialzi, seppur limitati, ripetuti.
E dopo tanta crescita ormai gli analisti si attendono, se non una recessione, per lo meno un significativo rallentamento dell’economia USA.

Attesa per il Meeting della FED ad alta o bassa volatilità?

Ecco perché da qui al 18/19 dicembre , data del prossimo meeting della FED, si rischia una prolungata fase di attesa.

Tutti a cercare di capire se la stretta verrà confermata o se le voci di un Powell più morbido troveranno conferma.

Se l’attesa del meeting FED si rivelerà ad alta o bassa volatilità sui mercati dipenderà anche molto dai dati macroeconomici che verranno via via pubblicati.

La settimana dei dati macroeconomici

Si comincerà lunedì col PIL giapponese che semmai però potrà rialzare l’umore del Nikkey e del Topix ma difficilmente inciderà sull’andamento delle borse occidentali.Borse che invece risentiranno certamente di più del dato sul PIL della Gran Bretagna e nel pomeriggio  sui nuovi lavori USA.

Dati che se positivi porteranno supporto e poco più, ma che se negativi…,specie quello americano, potrebbero portare forti vendite.

A meno che il dato USA non sia così tanto negativo da indurre la FED a qualche dichiarazione di sostegno ai mercati….

Martedì riflettori sullo Zew tedesco che potrebbe offrire una boccata di ossigeno la DAX quanto mai bisognoso di trovare qualche appiglio cui aggrapparsi dopo una prolungata serie di dati macroeconomici in chiaroscuro.

Powell prenderà la parola mercoledì proprio in concomitanza coi dati sull’inflazione USA.

Pensare a una casualità si può…ma che questo si rivelerà il giorno dell’ufficializzazione del cambio di rotta da parte della FED è ipotesi che non si può escludere.

Se l’inflazione dovesse rimanere fredda Powell e la FED potrebbero accontentare Trump e rallentare la fase di rialzo dei tassi.

Giornata topica! La più importante tra tute quelle ante meeting.

Giovedì saranno la Bank of China e la BCE a prendersi le attenzioni maggiori.
In area UE escluderei sorprese, mentre la China potrebbe andare contro gli USA anche abbassando i tassi per favorire gli investimenti esteri…

L’ottava si chiuderà poi venerdì con 3 dati sopra le righe:

-L’indice Tankan giapponese sarà ancora una volta chiamato semmai a sostenere gli indici locali.

-L’indice dei direttori degli acquisti della Germania che viene chiamato all’appello di una tenuta ben sopra la famosa quota 50.

-Saranno le vendite al dettaglio USA comunque la chiave per definire l’abbrivio del fine settimana.

Possibile alta volatilità bi-direzionale

I dati vivaci per evitare una noiosa laterale piatta come capitato spesso in vista del meeting della FED ci sono tutti.

L’alta volatilità che ne deriverà potrebbe però anche al dunque essere bi-direzionale e pertanto rimanere in ambito di una variazione settimanale complessiva limitata a 2/3 punti percentuali.

Consigliati per te