FCA nelle mani di Trump ma il titolo è sempre Buy

FCA

FCA (MIL:FCA), come un po’ tutti i titoli europei del settore auto, sta attendendo con ansia le parole di Donald Trump attese per domani.

Il presidente USA infatti dovrebbe, in teoria, confermare quanto trapelato ieri.

Giornata in cui è emersa la notizia che vedeva gli USA concedere all’Europa altri sei mesi prima di iniziare ad applicare le tariffe doganali.

Sentiment ripreso anche da portavoce dell’UE che hanno ribadito da Bruxelles:

”Abbiamo forti segnali dall’amministrazione che non ci saranno dazi contro di noi questa settimana”.

Almeno questo è ciò che è stato riportato dalla Reuters.

FCA: un titolo azionario da acquistare o mantenere

Certamente dichiarazioni non abbastanza convincenti per portare denaro sui titoli del settore auto, fermo restando che FCA, a prescindere, resta assolutamente una delle azioni consigliate.

Un’azione con ottime prospettive e una situazione particolare anche nei confronti dell’eventuale mossa ostile della Casa Bianca.

La produzione che viene effettuata in terra americana dall’ex Chrysler infatti non potrà essere certo colpita da eventuali dazi… ergo in FCA sapranno come fare…per ridurre al minimo l’impatto delle tasse doganali.

Una missione complicata

Per il rappresentante delle diplomazia USA in ambito commerciale Robert Lighthizer la missione si sta rivelando molto più complessa nella trattativa con l’UE che non col Giappone.

Con Tokio infatti si è tutto risolto bonariamente con l’impegno nipponico ad acquistare più merci agricole americane in cambio del libero export di auto.

Viceversa l’UE non ha accettato imposizioni sulle derrate agricole e la trattativa langue.

L’ottimismo evidenziato in sede UE ha avuto nei giorni scorsi riscontri positivi anche da parte del segretario al commercio USA Wibur Ross.

Questi ha infatti dichiarato di non vedere la necessità di dazi verso le auto europee.

L’ultima parola spetta a Trump

Ma, come sempre, l’ultima parola spetterà a Donald Trump e sappiamo bene come il  Presidente USA sia ampiamente imprevedibile e spesso smentisca i suoi stessi collaboratori.

Se l’accordo dovesse saltare scatterà un’ aliquota sui dazi che potrebbe arrivare al 25%.

Di fatto generando un aumento dei prezzi che metterebbe le auto europee totalmente fuori mercato proprio come pricing al pubblico americano.

Una iattura che porrebbe i titoli del settore auto europeo nella lista delle azioni da vendere…

Ma attenzione, proprio per la particolare natura italo-americana acquisita da FCA, dopo un iniziale “turbamento” borsistico, il titolo potrebbe riprendere la sua corsa al rialzo.

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