Fase economica difficile per Christine Lagarde

Lagarde

La nuova Presidente della BCE Christine Lagarde si trova certamente a gestire una fase economica difficile per l’intera area dell’UE.

In effetti l’eredità lasciata da Mario Draghi vista a distanza di giorni è tutt’altro che incoraggiante.

Una BCE coi tassi a zero e quindi completamente spuntata dell’arma dei tassi tipica leva delle fasi critiche.

E’ anche vero che il QE sta spingendo le Borse e quando i mercati tengono le crisi paiono sempre meno crude e difficili da gestire.

La crisi economica del manifatturiero tedesco è però evidente e dura da rimuovere.

Tanto più che dalla stessa Germania arrivano tuttora quegli input all’austerità finanziaria e monetaria responsabili, per molti, di questo stato di cose.

Approccio morbido per la Lagarde

Probabilmente proprio perché consapevole della fase economica difficile la Lagarde ha esordito con toni quasi dimessi.

Nella sua prima uscita da Presidente della BCE a Berlino ha mantenuto toni concilianti.

Anche perché ha parlato alla presenza di Wolfgang Schaeuble proprio uno dei falchi che sostengono il protrarsi dell’austerity nonostante l’evidente crisi economica della Germania.

I falchi tedeschi si fanno forti dei dati sull’occupazione della ottima tenuta delle Borse per giustificare il proprio approccio.

Ma è anche vero che l’occupazione tedesca è bloccata sul 5% da una serie di manovre fuori bilancio del governo di Berlino.

Mosse stranamente non concesse ad altri…

Quanto alle Borse, in frenesia da liquidità a tasso zero, non sono certo un indicatore affidabile dell’andamento dell’economia reale.

Economia reale coi suoi dati macroeconomici che poi nel tempo sarà il vero fattore decisivo.

Dichiarazioni soft

Tanto è stata vellutata nei confronti dei vertici tedeschi nell’invito a attivare stimoli di bilancio tanto è stata decisa nel sostenere l’euro.

Arrivando a dire che mai la moneta unica è stata così popolare tra i cittadini dell’Unione europea.

Evidentemente le sono sfuggiti i risultati delle ultime elezioni europee e le idee che hanno caratterizzato i partiti vincitori.

Previsioni economiche zona euro

Che poi in una fase economica difficile azzardare previsioni economiche sulla zona euro non è affatto facile.

E ancora più difficile lo diventa vedendo l’atteggiamento dei tedeschi che viste le proprie criticità dovrebbero essere i primi ad accettare una BCE espansiva.

Visto che poi non è solo il manifatturiero  tedesco a soffrire ma anche le big bank teutoni non navigano certo in acque tranquille,

Come ben sanno gli azionisti di Deutsche Bank piuttosto che di Commerzbank.

Azioni molto rischiose a prescindere.

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