Farina bianca contro farina integrale, quale scegliere per la salute

farina

Ci si chiede perché si parla sempre più spesso di alimenti integrali. La risposta è data da nutrizionisti, scienziati dell’alimentazione, produttori, ma non sempre è concorde.

Le aziende alimentari tengono sempre più in considerazione la crescente richiesta di prodotti con alla base ingredienti integrali, quali farina e cereali perlopiù. Ogni grande supermercato ora possiede una linea di prodotti biologici e delle alternative integrali ai prodotti più acquistati tra cui biscotti e merendine.

Ma si è certi che la farina integrale, uno dei prodotti alla base dell’alimentazione, sia veramente migliore di quella bianca? Quali saranno i benefici di un’alimentazione prevalentemente integrale? Farina bianca contro farina integrale, quale scegliere per la salute.

La farina e le sue tipologie

Per prima cosa, con il termine generale di “farina” si sottintende tutta una serie di derivati da differenti prodotti primi. Quando si dice “farina” spesso si intende quella derivata dal grano tenero, a differenza della semola che invece proviene dal grano duro.

Ma non si dimentichi che di farina ci sono numerose tipologie: di riso, di mais, di orzo, di avena, di farro, di kamut, di ceci, di soia. Ognuna di queste ha una versione integrale e una bianca.

La farina di frumento

Si prendano in considerazione la farina di frumento da cui derivano la grande parte dei prodotti da forno, dei prodotti confezionati come (biscotti, merendine, torte) e che è la più usata nelle nostre cucine.

La farina bianca, o anche detta 00, arriva a noi dopo che il chicco di frumento è stato ripulito quasi del 30% di ciò che lo ricopriva. Dalla “pulitura” deriva il colore bianco del grano.

La farina integrale, invece, deriva praticamente dalla totalità del chicco cui viene lasciata la crusca, ciò lo strato protettivo esterno del chicco.

Sebbene il bianco candido possa piacere, purtroppo è la crusca la parte che contiene maggiori fibre, proteine, da un maggiore apporto di ferro, calcio e fosforo.

Pertanto la farina bianca risulta impoverita dei nutrienti fondamentali.

L’indice glicemico

Oltremodo, la differenza più evidente risulta la risposta del nostro organismo al dato della glicemia. I prodotti integrali è dimostrato che ne migliorino l’assorbimento, aumentando il colesterolo buono che protegge cuore e arterie. Contrariamente, lo sbiancamento non fa altro che isolare gli zuccheri del grano, che sono assimilati in maggiori quantità.

La maggiore presenza di fibre trattiene quell’acqua che a volte intasa l’intestino e crea gonfiore e stitichezza. In più le fibre sono un elemento che conduce al senso di sazietà grazie al fatto che devono essere masticate meglio. Questa è la ragione per cui nel corso di una dieta è previsto il consumo di alimenti integrali.

Farina bianca contro farina integrale, quale scegliere per la salute

Ma quali prodotti integrali dovremmo comprare? I prodotti integrali cadono quando questi non posseggono veramente la qualità che viene indicata.

Purtroppo capita che quelle che sono indicate come “farine integrali” in realtà non siano che scarti della lavorazione insieme alla crusca. In più un consumo prevalente di fibra contenuta nella crusca presenta un numero di “fitati” eccessivo (i fitati sono delle sostanze che diminuiscono l’assorbimento di calcio e zinco). È anche vero che la cottura e la lavorazione della farina distruggono la grande parte dei fitati.

Insomma, ci sono produttori che sostengono che la farina bianca sia la più controllata e quindi la più sicura nella filiera del grano. Riconoscere un prodotto integrale di qualità non è scontato, quindi è bene leggere attentamente le etichette e fare comunque un consumo oculato di prodotti da forno derivati da farina di frumento.

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