Fare attenzione alla nuova simbologia sulle etichette dei prodotti alimentari

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Lo scorso 7 novembre 2020 è stato pubblicato il Decreto Ufficiale 19 novembre 2020. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono entrate in vigore le regole per l’uso del NutrInform Battery.

Ciò significa che bisognerà fare attenzione alla nuova simbologia sulle etichette dei prodotti alimentari. Al posto delle etichette nutrizionali “semaforo”, è stato introdotto il simbolo della “batteria”. Grazie alle informazioni rese esplicite graficamente, il consumatore avrà il panorama nutrizionale di ciò che mangia.

Eppure esistono ancora dei punti critici su cui si discute. Alcune caratteristiche del NutrInform sono dibattute tra legislatori e operatori del settore. Ecco quindi svelato il sistema della simbologia a batteria e perché potrebbe non funzionare.

Come funziona il NutrInform Battery

Oltre all’Italia, molti Paesi europei hanno optato per il modello “a batteria” in questione.

Il NutrInform Battery riporta all’interno del simbolo 5 valori: energia, zuccheri, grassi, grassi saturi e sale. L’obbligo è di segnalare la porzione di prodotto cui i valori si riferiscono.

Seguono anche l’indicazione dell’assunzione giornaliera di riferimento per un adulto medio.

Per prima cosa bisogna fare attenzione alla quantità della singola porzione. Essa non è uguale per tutti i prodotti. Ciascun produttore è, pertanto, chiamato a scegliere la quantità di prodotto analizzata nelle batterie. Questo elemento è stato criticato, in quanto può confondere il consumatore.

Le batterie con i vari indicatori riportano i dati in grammi, mentre il contenuto energetico è espresso in Kcal e in Joule (unità di misura internazionale dell’energia). Il livello all’interno delle batterie è invece rappresentato in percentuale. Un’altra critica ritiene che i valori di assunzione giornaliera riportati nella nuova etichetta non siano conformi alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Pare che non si avvicinino nemmeno quelle italiane. Per esempio il limite di zuccheri del NutrInform Battery è dato a 90 grammi; in Italia scende a 75 grammi e per l’OMS addirittura a 50 grammi giornalieri.

Fare attenzione alla nuova simbologia sulle etichette dei prodotti alimentari

Quando si incontra un prodotto che riporta questa nuova etichettatura è bene ricordare tutti questi elementi. Il problema delle percentuali e delle porzioni rischia davvero di non essere chiaro. Gli operatori del settore hanno già richiesto un adeguamento della porzione di riferimento.

In tal caso si prenderebbe a modello il Nutri-score. Si tratta di un sistema pensato in Francia che identifica le qualità nutrizionali di un prodotto con 5 colori. Questo metodo è considerato più intuitivo e preciso, poiché fa riferimento alla porzione fissa di 100g o ml.

È bene, quindi, non lasciarsi ingannare dall’enorme quantità di numeri e percentuali. Specialmente quando si tratta di zuccheri, l’etichetta deve essere ben codificata. La speranza è che si producano etichette sempre più limpide e trasparenti.

 

Approfondimento

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