Facilissima ricetta per fare la mostarda di uva siciliana e come conservarla a lungo

mostarda

Nella tradizione culinaria italiana ci sono tante ricette simili e anche varianti regionali. Basti pensare alla classica pasta al forno. Tra tante buone preparazioni da gustare troviamo anche la mostarda. Il termine deriverebbe dal latino e si riferirebbe al mosto piccante.

Ci sono tanti tipi di mostarda, pensiamo ad esempio a quella cremonese, alla veneta o alla romagnola. In molte regioni del Nord si prepara con frutta, senape e a volte mosto d’uva. Gli abbinamenti vanno dalla carne ai formaggi stagionati.

Nella tradizione siciliana prevalgono tre varietà, la mostarda d’uva, di mele cotogne e quella con i fichi d’India. Anche in questo caso in Sicilia si hanno tante versioni differenti di ognuna di queste.

Per fare “a mustarda cu u vinu cottu” siciliana al profumo di spezie prepariamo:

  • 1 litro di mosto di uva nera ridotto o 2 litri da ridurre;
  • 50 g di noci tritate;
  • una manciata di mandorle tritate;
  • alcuni pistacchi;
  • 100 g di amido di mais;
  • alcuni chiodi di garofano;
  • cannella in polvere;
  • scorza di arancia non trattata.

Facilissima ricetta per fare la mostarda di uva come in Sicilia

Nel caso in cui avessimo del mosto da ridurre, possiamo farlo cuocere in una pentola. Da 2 litri ne ricaveremo la metà.

Se abbiamo del mosto d’uva già ridotto, comprato in negozio, possiamo procedere con la ricetta. Versiamolo in una pentola e accendiamo il fuoco. Cuociamolo a fiamma bassa e incorporiamo i 100 g di amido di mais a poco a poco, girando con un cucchiaio di legno. Dobbiamo evitare la formazione di grumi.

Continuiamo a mescolare e mettiamo le noci e alcune scorze d’arancia, ben lavate e asciugate. Se piace l’aroma, si possono aggiungere i chiodi di garofano. Spegniamo il fuoco quando la mostarda sarà abbastanza densa.

Con l’aiuto delle pinze da cucina o di un cucchiaio togliamo la buccia d’arancia e i chiodi di garofano. Come da tradizione, versiamo con un mestolo la mostarda su alcuni piattini oppure in alcune ciotoline, di vetro o terracotta. Possono essere utili anche le formine in silicone.

Come conservarla

Con questa facilissima ricetta per fare la mostarda di uva otterremo un prodotto tradizionale molto gustoso.

Prima di mangiare le nostre mostarde bisognerà aspettare che si raffreddino e si asciughino bene. Decoriamole poi con alcune mandorle intere o tritate, dei pistacchi e una spolverata di cannella.

Per l’asciugatura possiamo mettere la mostarda su un tavolo. Copriamola con un telo di cotone oppure un velo. Poi si potrebbe conservare per qualche giorno in frigorifero.

Nel caso volessimo mangiarla anche dopo una settimana, l’ideale sarebbe far stare al sole la mostarda, rigirandola dopo un giorno. Ben asciutta, la metteremo in una scatola di latta, avvolgendo una ad una le porzioni con carta oleata o carta forno.

Mangiando la mostarda siciliana gusteremo i sapori della frutta secca uniti a quello dell’uva, concedendoci una dolce coccola.

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