Eurostoxx tra conferme cicliche di ribasso e proiezioni

eurostoxx

Sui principali listini azionari è spirato forte il vento del ribasso.

Complici talune circostanze, riconducibili in gran parte al diffondersi delle nuove varianti ed alla possibilità di un nuovo ciclo ribassista per l’economia, le borse non hanno fatto attendere la loro risposta.

D’altra parte, avevamo avvisato in pregresse analisi che, in caso di taluni segnali, forniti non solo dall’analisi tecnica tradizionale, ma anche da quella ciclica, il trend potesse girare in negativo, quanto meno sul medio termine.

Per meglio comprendere alcune dinamiche, esaminiamo quindi la situazione di medio termine, venutasi a creare sul principale indice europeo, l’Eurostoxx 50.

Eurostoxx tra conferme cicliche di ribasso e proiezioni

Partiamo dal seguente grafico, che indica la dinamica del precedente ciclo di medio e la relativa modifica.

grafico 1 Eurostoxx

Notiamo la canonica suddivisione in quattro sottocicli, rappresentata dalle rette verticali nere.

Giunti nel terzo sottociclo, assistiamo al tipico segnale di troncatura rialzista.

Le quotazioni prima violano il minimo di inizio terzo sottociclo, evidenziato dalla prima freccia rossa a sinistra.

Vanno quindi a formare un secondo minimo (seconda freccia rossa in basso).

Nel frattempo si è formato un massimo intermedio (freccia rossa più in alto).

Le quotazioni, invece di confermare un trend ribassista, rompono quindi al rialzo il massimo intermedio ai due minimi.

In quel momento sappiamo che è intervenuta una troncatura ciclica, ossia questo terzo sottociclo si trasforma nel primo sottociclo di un nuovo ciclo.

Pertanto il ciclo va riposizionato, e non continua come sarebbe proseguito in base al grafico sopra illustrato.

Occorre quindi riposizionare il ciclo, ponendo un bottom di ripartenza del primo sottociclo sul minimo realizzato a partire dal minimo di quello che rappresentava il terzo sottociclo.

Riposizionamento ciclico e segnali ribassisti

Più facile a farsi che a dirsi.

In pratica, il grafico ciclico si trasforma come segue.

Grafico 2 Eurostoxx

Dal minimo che si era formato nel terzo sottociclo del precedente ciclo, riparte sia un nuovo ciclo, sia, ovviamente, il suo primo sottociclo.

Quindi le quotazioni sono proseguite nel secondo sottociclo al rialzo.

In questo secondo sottociclo gli osservatori più attenti noteranno che si è ripetuto il pattern rialzista, sopra descritto.

Ma, non trovandoci nel terzo o quarto sottociclo, tale evenienza non dà luogo ad una nuova troncatura ciclica. Come da regole cicliche tradizionali.

Le quotazioni salgono fino a formare un massimo in prossimità della metà ciclo.

Da questo momento in avanti la componente temporale avvisava sul rischio che il ciclo, invece di arrivare a formare un top nel terzo sottociclo, come da normale ciclo rialzista, si invertisse al ribasso, possibilità sempre in agguato.

Il segnale ribassista era già intervenuto qualche giorno fa, con la rottura del minimo di inizio terzo sottociclo.

Effetti del segnale e proiezioni con Magic Box

Il ciclo poteva e potrebbe tuttora volgere al rialzo, solo con la rottura del massimo formatosi tra minimo di inizio sottociclo e successivo minimo.

Invece non solo tale segnale non si è formato.

Ma è intervenuto un segnale in direzione opposta, con la rottura del secondo minimo.

Tali segnali ribassisti proiettano sino alla fine del ciclo massimi e minimi decrescenti, salvo segnale di rottura del massimo, dianzi indicato.

A questo punto abbiamo anche applicato la tecnica di Magic Box, che consente di delineare la retta discendente in nero e la retta orizzontale nera.

Alla confluenza tra la retta orizzontale nera in basso e la retta discendente si colloca il principale setup spazio-temporale.

Area 3740 per/entro il 12 ottobre del 2021

A proposito di Eurostoxx, conferme cicliche di ribasso e proiezioni, osserviamo anche che tale setup si colloca in corrispondenza, guarda caso, della proiezione, sul ciclo di medio termine, di un bottom attorno al 12 ottobre di quest’anno. Circostanza che rafforza la probabilità statistica della proiezione.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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