Eurostoxx: calcolo dei setup di prezzo e tempo in base ad elementi vibrazionali

ProiezionidiBorsa

Chi mi segue da tempo, sa che non mi accontento di definire proiezioni e segnali potenziali, di continuazione o inversione sui mercati, solo sulla base di tecniche di mia ideazione o di altri autori, sviluppatesi nel tempo.

Preferisco andare alla ricerca anche di tecniche quasi sconosciute, o dal significato recondito, per verificarne la portata e magari rielaborarle.

E’ il caso delle tecniche di Gann, che per molto tempo ha elaborato spesso concetti di metodi rimasti, in gran parte, incompresi.

E’ il caso di portarli alla luce!

In tal senso ho anche elaborato un mio ebook, per rendere chiaro a me stesso come procedere e, se sarò contento del risultato finale, chissà…

In questo articolo affronto una delle tecniche più oscure, ma rese chiare alla luce di appositi grafici.

Gann amava parlare di legge della vibrazione, ed una reinterpretazione si trova già nella Libreria di ProiezionidiBorsa.

Altro modo per intendere tale concetto è quello di disegnare una figura rettangolare o quadrata considerando determinati fattori geometrici, in particolare il rapporto tra durata di un range e la crescita o decrescita intervenuta in tale range, da minimo a massimo, o da massimo a minimo.

Altra tecnica è quella di considerate dei cosiddetti quadrati naturali che, come dicevo nell’articolo di ieri, sono desunti dal cerchio di 360 gradi, e che quindi riconducono soprattutto a partizioni di 90, 180, 360, oltre ai quadrati di 144, 52 e 72.

Ma cosa significa vibrazione in Gann?

Ebbene, entro i quadrati, costruiti secondo tale specifica metodica, Gann usava tracciare da punti particolari una serie di rette diagonali, orizzontali e verticali, facendole originare anche da punti diversi, rispetto a quelli toccati dai prezzi.

E’ agevole notare come in taluni di questi punti si concentrino una serie di rette, o meglio vettori angolari, come sarebbe geometricamente più corretto definirli, che evidenziano una sorta di concentrazione di elementi nel grafico.

A volte sembra che vi siano come delle stelle, dei soli, da cui si originano una moltitudine di raggi.

La rappresentazione grafica, costruita con questi metodi, dà proprio l’impressione di una sorta di esplosione energetica, e da qui, probabilmente, Gann trasse l’espressione di legge della vibrazione, ad intendere che in certi punti si concentrano elementi rilevanti che, considerati nel loro insieme, è come se dessero luogo ad una esplosione vibrazionale.

Applicate all’Eurostoxx su time frame mensile, tali tecniche ci indicano, in tal senso, un potenziale setup vibrazionale nel prossimo mese di ottobre, in cui si incontreranno molteplici vettori angolari, tracciati da punti diversi, in area 3550/ 3600.

L’indice si trova quindi ad un bivio.

Una rottura già in chiusura di settembre, anche se improbabile, del minimo di agosto, sarà rilevante segnale di inversione, caratterizzato anche da una debolezza, espressa in forma di mancato raggiungimento di un certo livello.

Viceversa, lo scenario più probabile vede un raggiungimento del setup vibrazionale in ottobre, e da qui la fondamentale direzione che assumeranno le quotazioni.

Una rottura, in chiusura mensile, di area 3550/3600, indicherà probabilità di prosecuzione verso nuovi massimi.

Viceversa, una tenuta, e successiva conferma sotto il minimo di settembre, segnalerà probabile inversione ribassista

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Cosa pensa chi ha acquistato gli Ebooks di Turletti?

Secondo me con i metodi di Gian Piero Turletti si può avere sia una visione anticipata di quello che poi capiterà sui mercati, sia segnali trend following, di conferma, desunti dai metodi stessi.
Cimatti Mario Marco

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