EuroDollaro: il super-euro vede diminuire la sua forza a scapito del dollaro. Vicini al passaggio da super-euro a super-dollaro?

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Settimana scorsa scrivevamo (EuroDollaro: l’immobilismo continua. L’Euro sta ricaricando le batterie prima di trasformarsi in Super-Euro?)

Come si potrà notare dall’analisi multi time-frame riportata qui di seguito la situazione sull’EuroDollaro è ancora molto incerta.

Si potrebbe essere vicina a una svolta epocale con la rottura di area 1.2193/1.2288 e il ritorno del super-euro, ma le ultime settimane hanno mostrato un euro incapace di affondare il colpo contro il dollaro.

Il consiglio è restare prudenti e non anticipare il mercato. Il momento, infatti, è così delicato che qualunque cosa succeda avrà importantissime ripercussione per il futuro.

L’andamento dell’ultima settimana e la chiusura mensile non autorizzano i rialzisti a facili entusiasmi.

Se, infatti, sul giornaliero la situazione è neutra, sul settimanale e sul mensile le probabilità sono più favorevoli per i ribassisti che per i rialzisti.

Vista l’incertezza si consiglia prudenza e di non anticipare il mercato.

Time Frame Giornaliero

Alla chiusura del 22 Settembre scrivevamo (EuroDollaro: l’immobilismo continua. L’Euro sta ricaricando le batterie prima di trasformarsi in Super-Euro)

 

La settimana appena conclusasi ha visto le quotazioni oscillare intorno al valore indicato di 1.1941 senza che si prendesse una precisa direzione. Tutto, quindi, rimane in alto mare con la necessità di monitorare giornalmente la chiusura delle quotazioni.

Dopo le indecisioni di settimana scorsa, le quotazioni hanno intrapreso la strada del ribasso segnando un minimo in area 1.17 e raggiungendo il I° obiettivo della proiezione ribassista (linea tratteggiata) in area 1.178.

L’aspetto interessante è che la chiusura settimanale è stata superiore a 1.178, per cui le il cambio EuroDollaro è nuovamente in una sorte di limbo determinato dagli estremi 1.178-1.1941. Solo la rottura di uno di questi due livelli darebbe direzionalità alle quotazioni.

 

Time Frame Settimanale (prossimo aggiornamento 29 Settembre)

Alla chiusura di settimana scorsa scrivevamo (EuroDollaro: l’immobilismo continua. L’Euro sta ricaricando le batterie prima di trasformarsi in Super-Euro)

Le ultime quattro settimane hanno visto le quotazioni lateralizzare tra il supporto in area 1.1851 e la resistenza in area 1.2109. Nonostante ciò la tendenza in corso è rimasta saldamente rialzista e l’obiettivo in area 1.2525 (II° obiettivo naturale) rimane nel mirino.

La rottura del supporto in area 1.1851 farebbe aumentare le probabilità per un ritracciamento in area 1.1432 (I° obiettivo naturale) dove si andrebbero a decidere le sorti di medio periodo.

Nulla è cambiato!

Ancora una volta abbiamo assistito alla tenuta del supporto in area 1.1851 cui, però, non è seguita una ripartenza delle quotazioni. A questo punto bisogna solo attendere una chiusura settimanale esterna all’intervallo 1.1851-1.2109.

Dopo settimane di ottima tenuta il supporto in aera 1.1851 ha ceduto in chiusura di settimana. La prossima, quindi, sarà decisiva per le sorti di medio periodo.

La rottura confermata del supporto aprirebbe a discese fino in area 1.1432 dove l’importantissimo supporto deciderà la futura direzione di medio. Qualora area 1.1432 dovesse essere rotta al ribasso ci aspettano ritorni in area 1.08. In caso di recupero si area 1.1851, invece, si ripartirebbe per gli obiettivi rialzisti indicati in figura.

 

Time Frame Mensile (prossimo aggiornamento chiusura Ottobre)

Da mesi andiamo scrivendo

Nel lungo periodo i nodi stanno venendo al pettine.

Da aprile 2017, infatti, la tendenza, complice la rottura di area 1.1086 e il segnale rialzista dei nostri indicatori, è rialzista con obiettivo in area 1.2193/1.2288. Questi livelli sono di importanza cruciale.

La loro rottura, infatti, aprirebbe le porte a ulteriori rialzi fino in area 1.4. In caso contrario si tornerebbe in area 1.1086. Su questo supporto, poi, si decideranno le sorti di un eventuale ritorno verso la parità tra i cambi.

La chiusura di settembre ha confermato l’incapacità di rompere al rialzo l’area di resistenza indicata. La possibilità di un’inversione di lungo periodo, quindi, viene rimandata alla chiusura del mese di ottobre.

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