Euro e sterlina a picco, dollaro superstar – Analisi dei Mercati di 24Option

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 a cura di 24option Davide Marone Account Manager

Come da attese e da analisi precedenti, quella che ci stiamo lasciando alle spalle si è rivelata la settimana più volatile sui mercati finanziari da diversi mesi a questa parte: basti pensare che l’eurodollaro ha effettuato un’escursione minimo/massimo giornaliera di 280 pips, ovvero sia del 2,10% che rappresenta una proporzione eccezionale per quanto riguarda un cambio valutario. Non da meno la performance di GbpUsd ma anche quello del benchmark azionario europeo Dax in grado di muoversi di oltre 400 punti e dunque di oltre il 3%.
Percentuali estremamente significative ma che non ci hanno colto di sorpresa dal momento che la concomitanza a distanza di poche ore tra le comunicazioni in materia di politica monetaria della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea preludeva a possibili esiti “movimentati” sul fronte delle quotazioni. Ma se gli esiti provenienti da Washington erano piuttosto attesi e dunque scontati dai mercati, quelli dell’Eurotower (anche se questo meeting si è svolto a Riga) erano plausibili ma non certi e dunque sono stato in grado di innescare estrema e diffusa volatilità causata sostanzialmente dalla formalizzazione del termine temporale del Quantitative Easing a dicembre del 2016 e della riduzione sostanziale degli importi a partire da ottobre. Ciò ha dunque condotto a un violento sell off sulla moneta unica e a ruota sulle divise contro il dollaro americano a quel punto destinatario naturale dei flussi di liquidità in acquisto.
Tutto ciò è avvenuto in maniera spiccatamente tecnica, con il prezzo che ha testato dapprima la resistenza a 1,1840 per poi approdare sui supporti a 1,1725, al cui ulteriore violazione ha condotto perfettamente nell’area di supporto tra 1,1615 e 1,1645.  Poi da lì l’extramovimento con i sellers attivi fino a chiusura americana e in grado di trascinare il prezzo addirittura sulle aree cruciali poco sopra l’11550 dove resta plausibile assistere a delle prese di profitto in grado di generare rimbalzi fino ad area 1,16. Da tale soglia è tuttavia verosimile che potrebbero partire nuove vendite, considerato l’impulso ribassista di assoluta rilevanza e che apre dunque le porte ad ulteriori discese di medio periodo sotto 1,15 verso 1,13.
Di tono molto simile la coppia GbpUsd, da inizio settimana uno dei sorvegliati speciali viste anche le numerose pubblicazioni di questa settimana sull’economia del Regno Unito. Il cambio è stato in grado perfino di salire in maniera sostanziale in mattinata dopo la release più che positive sulle Vendite al Dettaglio vicino alla resistenze a 1,3450 per poi intraprendere storni rilevanti che lo hanno (e diremmo finalmente) guidato verso il quadro tecnico bearish delinearo oramai da giorni sotto 1,3350 verso obiettivi ideali a 1,32. Contemplabile anche qui prese di profitto verso 1,3275 e poi nuove vendite.
In ultimo il già citato Dax, anch’esso approdato sulle resistenze non lontano da area 13.200 punti e quindi in grado di ritracciare nel breve verso 13.050 da cui aspettarsi tenute e possibili rimbalzi.

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