Euro dollaro e l’importanza di 1,10

Euro Dollaro

Attenzione siamo vicini, molto vicini, a un punto di non ritorno per l’euro dollaro.

Parlando del BTP futures mesi fa avevamo più volte evidenziato come quota 130 fosse un vero e proprio spartiacque per la tendenza del nostro futures obbligazionario.

Ora lo stesso quadro si sta delineando sul cross euro dollaro dove da mesi si tentano assalti alla barriera di quota 1,10.

Ma quali potrebbero essere le conseguenza in caso di violazione?

Euro dollaro: il ciclo economico dà un responso impietoso

Dal punto di vista macroeconomico il responso è veramente impietoso.

L’economia americana vola e strappa record storici su record mentre in area UE si arranca sempre sulla soglia di una recessione che per alcuni pare inevitabile.

Se vogliamo lo strano è che il rendezvous tra le due valute sia arrivato dopo così tanto tempo che la divergenza economica tra i due cicli se è resa evidente.

Diamo che dal post 2008 la forbice si è progressivamente allargata senza che dai vertici europei sortisse mai qualche cambio di rotta.

Magari proprio prendendo spunto dalle scelte vincenti degli americani…

Euro dollaro:  sotto 1,10 manna per i graficisti

All’eventuale rottura di quota 1.10 il primo pensiero va inevitabilmente ai graficisti.

Quante montagne di stop loss potrebbero scattare non è dato sapere.

Così come gli eventuali reverse ingenui che potrebbero fare scattare su un quasi inevitabile rimbalzo dei contro-stop…

Insomma anche per i graficisti, contrariamente a quello che si potrebbe pensare nulla sarà facile.

Anche perché altri fattori potrebbero poi condizionare le dinamiche del cambio euro/dollaro.

Trump in movimento

Già alla Casa Bianca non sono soddisfatti dei livelli attuali del cross euro/dollaro. Immaginiamoci la reazione di Trump se le cose dovessero precipitare col dollaro ancora più forte.

E pertanto penalizzante per le esportazioni americane.

L’unica “fortuna” è che “The Donald” ha già imparato dalla guerra sui dazi con la Cina che ciò che ha recuperato con le imposte doganali  lo ha riperso sul vigore che certe manovre iniettano nello stesso biglietto verde.

Quindi c’è da augurarsi che non contrasti la rottura di quota 1.10 attaccando dazi anche all’UE… altrimenti la parità sarebbe a un soffio di vento e per le Borse europee si aprirebbe un baratro.

Solo un manovra congiunta e potente sia monetaria che di politica espansiva di BCE e UE potrà evitare questo scenario che al momento pare inevitabile.

Intanto a breve finalmente potremo misurare la potenza del Bazooka promesso da Mario Draghi e inizieremo a capire meglio cosa attendersi dai mercati sia valutari che borsistici.

Approfondimento

Articoli precedenti, Raccomandazioni e Scheda tecnica dell’euro dollaro

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