“Due i protagonisti assoluti delle ultime ore sui mercati finanziari: il cambio valutario Eurodollaro e gli indici azionari americani. Il primo, come da analisi ieri pubblicata, ha osservato un cammino estremamente tecnico sulla scia dell’ottima tenuta dei supporti risalente alla scorsa settimana in area 1,1500/40. La violazione delle resistenze in area 1,1725 ha poi fornito un secondo impulso in grado di spingere il prezzo verso il preciso livello di 1,1825, dal quale nel breve il prezzo potrebbe tentare ritracciamenti di breve. Permane tuttavia, sia da grafico giornaliero che settimanale, un’impostazione grafica che lascia presagire alla prosecuzione del percorso rialzista con l’individuazione di una macroarea di resistenza posta tra 1,1950 e 1,20.
EurUsd – Grafico giornaliero
In ottimo spolvero anche i benchmark a stelle e strisce: il Nasdaq ha fatto segnare il record di sempre e l’area di 7.300 punti appare ora plausibile. Simili invece i quadri tecnici di Dow Jones e S&P500: entrambi hanno infatti superato le resistenze rispettivamente a 25.100 punti e 2.745 punti, ponendo concrete basi per allunghi in direzione 25.500 e 2.790/800.
La giornata di oggi non prevede pubblicazioni di rilievo, eccezion fatta per il Pil dell’Eurozona prevista per le ore 11, il quale però raramente ha rappresentato release foriera di volatilità, a maggior ragione se si considera che il market mover per quanto riguarda la moneta unica è ora rappresentato dalle aspettative circa i rumours che si sono rincorsi in seno all BCE riguardanti le tempistiche per la fine del Quantitative Easing.
