Etiopia, Sudan ed Egitto: guerra per l’acqua?

guerra per acqua

Nuova guerra in Africa questa volta per le acque del Nilo.

La questione riguardante le acque del Nilo Azzurro ha portato ad una nuova tensione  tra questi  paesi dell’Africa.

Il Nilo Azzurro nasce dalle acque del Lago Tana.

La diga costruita dall’Etiopia sul Nilo Azzurro non è mai piaciuta all’Egitto e neanche al Sudan.

Il Grande Nilo Bianco  nella città di Khartum  riceve l’acqua del Nilo Azzurro, senza  la portata di questo immissario al Cairo sarebbe  solo un piccolo ruscello.

Le immagini satellitari hanno mostrato che gli Etiopi stanno riempiendo la loro grande diga.

Possibile nuovo conflitto militare tra questi paesi?

Sui confini si sono verificati scontri tra contadini ed allevatori di questi due paesi.

L’acqua dolce in Africa vale veramente quanto l’oro, tanto che si può ben definire l’oro blu.

L’Etiopia ha dichiarato che il riempimento della diga serve soltanto per la produzione di energia elettrica, in quanto vuole diventare il maggiore esportatore di energia elettrica dell’Africa.

La diga sarà riempita in circa 4 anni, il Cairo chiede  per il suo riempimento almeno 7 anni, così l’impatto sul territorio sarà minore.

L’Egitto, con una popolazione in crescita, vuole rivendicare diritti storici sul grande fiume. Soprattutto perchè fa affidamento su queste acque per oltre il 90% del suo fabbisogno idrico.

Nel 2100, secondo stime dell’ONU, gli Egiziani saranno 200 milioni. Dove attingeranno l’acqua potabile se non nel Nilo?

Il progetto di una diga sul Nilo Azzurro è stato per l’Etiopia un progetto grandioso e veramente ambizioso, dato che alla sua completa esecuzione si tratterà della più grande centrale idroelettrica di tutto il continente africano.

Etiopia, Sudan ed Egitto: perché è importante il Nilo Azzurro?

Perché trasporta l’84% dell’acqua  e il 96% del limo, anche se la diga egiziana di Assuan ne blocca una grossa parte nel suo bacino.

Questo progetto iniziato nel 2011 è costato per adesso oltre 5 miliardi di dollari, in parte finanziato anche dalla Cina. È stato il maggiore investimento del governo etiopico.

A fine anni trenta, nel periodo fascista, durante l’occupazione dell’Etiopia vi fu un progetto di massima per creare una diga sul Nilo.

I governi egiziani non hanno mai visto di buon occhio questa diga. In compenso i governi dell’Etiopia hanno sempre dichiarato che con questa diga e con la centrale idroelettrica ad essa collegata nemmeno una goccia d’acqua sarebbe stata tolta al grande fiume.

Tutta l’acqua accumulata nel bacino sarebbe stata poi reimmessa al solo scopo di produzione di elettricità. E la portata complessiva del fiume non ne avrebbe risentito minimamente.

Per adesso entrambi i paesi stanno ancora sulle loro rispettive posizioni e le richieste di chiarimento da parte del governo del Cairo sono rimaste senza risposta.

Le dighe fatte da Addis Abeba sull’Omo hanno praticamente destinato al deserto le sue regioni rivierasche e hanno messo in serie difficoltà il lago Turkana, condannandolo al degrado.

Molte popolazioni di contadini, agricoltori, allevatori e soprattutto pescatori sono in ginocchio.

Con l’aumento della popolazione in Africa e con i cambiamenti climatici in corso, sicuramente nel futuro  a breve ci potremo rivolgere all’acqua dolce come al vero oro blu.

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