L’erba aromatica degna di un Re

Storia

Molti pensano che la cucina e che la tradizione gastronomica sia figlia della cultura popolare. In effetti, amatriciana, carbonara, gricia, polenta, trippa e moltissime altre eccellenze della nostra cucina sembrano avere un’origina povera. Tuttavia, c’è un ingrediente che usiamo molto spesso in cucina, dai primi alle pizze, che ci può far sentire nobili. Qual è, quindi, l’erba aromatica degna di un Re?

Indice dei contenuti

“Basilico”

L’etimologia, ovvero lo studio dell’origine di una parola, ci viene in soccorso. “Basilico” è una parola che deriva dal greco e che significa proprio erba regia, o erba aromatica degna di un Re. Molto spesso crediamo che per sentirci nobili in cucina dobbiamo spendere un occhio della testa ma ci sbagliamo: con un pò di curiosità e cultura possiamo trasformare delle semplici trofie al pesto in un pasto degno di un Re.

Storia del basilico

La storia di questo meraviglioso ingrediente comincia con l’epopea di Alessandro Magno. Il grande sovrano macedone conquistò un enorme impero che dalla Grecia arrivava in India. Sembra che proprio in India le sue truppe vennero a contatto con quest’erba aromatica che definirono degna di un Re.

Le ragioni sono molteplici. Una di queste ci suggerisce che il basilico venisse utilizzato in rituali sacri delle popolazioni autoctone. Si faceva seccare e poi si bruciava: il fumo della pianta inondava la stanza in cui veniva compiuto questo rituale e serviva a santificare il Re.

Un’altra interessante teoria afferma che il basilico venisse trattato con oli e unguenti per produrre un profumo che potevano usare solo i Re o gli alti dignitari di corte. Ad ogni modo, le truppe di Alessandro Magno ne restarono ammaliate e se lo portarono in Grecia, ma cominciarono a usarlo in cucina e non nei templi.  Da lì, passò al mondo romano e durante tutto il Medioevo è rimasto in Europa. Ecco perché è ancora presente nelle nostre tavole.

Ecco spiegato, dunque, qual è l’erba aromatica degna di un Re.

Consigliati per te