Enel verso la decarbonizzazione in Cile

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Il 31 maggio 2022 potrebbe essere una data importante per il Gruppo Enel, quella della decarbonizzazione in Cile. La società prevede di chiudere l’Unità I dell’impianto di Bocamina entro il 31 dicembre 2020 e l’Unità II del medesimo impianto entro il 31 maggio 2022. Contestualmente l’azienda sta pianificando il completamento di 2 GW di capacità rinnovabile nel Paese attraverso Enel Green Power Chile.

Enel verso la decarbonizzazione in Cile

Tale processo avverrà attraverso le sue controllate cilene. Enel Chile S.A. ed Enel Generación Chile S.A., che hanno deciso di accelerare la chiusura dell’impianto a carbone Bocamina, situato a Coronel. Il Piano nazionale di decarbonizzazione firmato con il Ministero dell’energia del Paese il 4 giugno 2019 prevedeva la chiusura di Bocamina I entro la fine del 2023. E quella di Bocamina II entro il 2040.

Enel (MIL:ENEL) sarà la prima azienda elettrica in Cile a uscire totalmente dal settore del carbone, continuando allo stesso tempo a sviluppare in sicurezza capacità rinnovabile, ha dichiarato Antonio Cammisecra, Responsabile di Global Power Generation di Enel. Assicurati benefici concreti da un punto di vista ambientale, economico e sociale.

Enel incrementa partecipazione nel capitale di Enel Américas

Enel ha poi annunciato di aver incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Américas S.A. Il Gruppo è arrivato a detenere fino al 62,3% del capitale sociale, a seguito del regolamento di due operazioni di share swap.

Il corrispettivo totale pagato per le azioni ordinarie e le ADS di Enel Américas ammonta a circa 701 milioni di dollari USA, pari a circa 639 milioni di euro.

Enel vuole salire ancora nel capitale di Enel Américas. Ha già annunciato ai mercati di aver stipulato due ulteriori contratti di share swap. Per acquisire, in date che si prevede ricorrano entro la fine del 2020, ulteriori azioni ordinarie e ADS di Enel Américas fino a un ulteriore 2,7%. Così potrà raggiungere fino al 65% del capitale sociale della società.

Queste operazioni mirano a ridurre la presenza delle minoranze azionarie nelle società del Gruppo che operano in Sud America.

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