Elementi per una valutazione oggettiva dei trader-formatori: il ranking reputazionale

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Riceviamo (e pubblichiamo molto volentieri) dal dott. Salvatore Salvi Vicidomini

Nel mondo del trading on-line e dei trader-analisti formatori, esiste una annosa questione che parte dagli albori delle banche/sim on-line (1999/2000); questione che è diventata particolarmente vivace-violenta-virale dal 2010 in poi in piena fase esplosiva dei socia media.

La questione sottostante è molto semplice:

“ come può un neofita stabilire se un sedicente formatore sia effettivamente un vero e profittevole e-trader??? “

e di conseguenza

“ come poter attribuire un giusto valore-costo ad un ipotetico corso di formazione??? “.

A queste domande purtroppo non è possibile rispondere col solo ausilio dei curricula accademici dei formatori, in quanto tali attestati certificano competenze (es.: laurea; PhD; master; corsi specifici; ecc.) ma non risultati operativi di campo. Nel trading finanziario valgono le medesime regole operative di buon senso degli altri settori di consulenza: -) un ottimo curriculum accademico non necessariamente corrisponde ad ottimi risultati di perfomance sui mercati finanziari; -) ottimi risultati di trading non sempre sono supportati da curriculum accademici di settore.

Al fine di dipanare tale questione chiave, sono state avanzate diverse proposte; di seguito viene illustrata una bozza personale, naturalmente integrabile-migliorabile.

Uno dei migliori modi per valutare un consulente è quello dei risultati operativi/reali, in quanto specchio meritocratico del proprio lavoro, ma mai basati su elementi autodichiarati.

Un metodo potenzialmente utile da sviluppare e discutere, sarebbe quello di costituire un ranking reputazionale dei trader-formatori, basato su risultati reali e certificati.

Di seguito si riportano gli elementi sulla base dei quali poter costruire ed usare tale ranking reputazionale.

  • La certificazione dei risultati reali verrà eseguita da autorità garanti super-partes, quali AIAF, SIAT, BorsaItalia.
  • I trader-formatori che desiderano comparire in tali ranking ufficiali, dovranno iscriversi annualmente ad un elenco dinamico ed aggiornabile, che li abiliterà a partecipare a contest di trading on-line LIVE con danaro reale.
  • L’iscrizione a tali elenchi verrà eseguita mediante semplice accensione (perfezionato con bonifico) di un conto trading presso una banca o sim convenzionata coi garanti istituzionali; in tal modo la piattaforma e il profilo commissionale sarà identico per tutti; inoltre saranno disponibili anche i parametri statistici del money & risk management, particolarmente utili in sede di valutazione complessiva di un ipotetico formatore.
  • L’iscrizione potrebbe essere free o prevedere un costo di copertura delle spese logistico-amministrative (una sorta di quota d’iscrizione ad un albo professionale).
  • I contest saranno 4 all’anno; durata 14 o 21 giorni per contest.
  • Gli strumenti finanziari utilizzabili saranno tutti quelli regolamentati e regolarmente quotati (no OtC!!!).
  • Leva finanziaria applicabile nel medesimo modo su tutti gli strumenti ed in ottemperanza alle linee guida ECB.
  • Depositi iniziali di due tipologie differenti (pot-limit: 3000 o 5000€; no-limit) in modo tale da abbracciare due categorie di traders (small & large).
  • Divieto di versamenti successivi al deposito iniziale.
  • A fine contest, l’importo sul c/c verrà liquidato per intero al trader.
  • I ranking reputazionali saranno stilati sia per ogni singolo periodo, sia per ogni anno solare.
  • Solo i partecipanti a tali contest potranno accedere al ranking reputazionale ufficiale risultante a fine periodo
  • I risultati dei contest verranno pubblicati e pubblicizzati sui siti istituzionali e/o social degli enti garanti. Lo stesso trader-formatore potrà pubblicizzarne i risultati a supporto della propria attività professionale.
  • I trader-formatori che non parteciperanno ai contest ufficiali, potranno solo riportare le proprie auto-dichiarazioni di performance senza alcuna certificazione da parte degli enti garanti; risulteranno pertanto categorizzabili come operatori professionalmente non riconosciuti e non certificati.

 

Ne consegue che sia gli aspiranti trader retailers, sia gli operatori professionali (per la formazione e/o gestione), potrebbero validamente utilizzare questi ranking al fine di attingere per la scelta di professionisti.

La qualità di un trader-formatore la si desumerebbe sia dal ranking di un singolo contest sia soprattutto dal ranking annuale e, a maggior ragione, dalla media multi-annuale dei ranking conseguiti. La ripetitività dei risultati ne incrementa certamente la qualità degli stessi.

A ciò si affiancherebbero poi gli elementi statistici di money & risk management, sia annuali sia multi-annuali, al fine di ottenere una descrizione multidimensionale dell’operato di un trader. La completezza dei risultati coi parametri di money & risk management, ne incrementa certamente la qualità degli stessi.

Con tale procedimento i risultati dei trader-formatori verrebbero trattati oggettivamente alla stessa stregua di quelli dei fondi gestione, con l’ottenimento (de facto) di un albo professionale embrionale, naturalmente pre-adattato anche alla eventuale implementazione di certificazioni ufficiali nazionali e/o sovra nazionali.

I ranking reputazionali non hanno l’obiettivo di sostituire i curricula accademici conseguiti, ma eventualmente di completarli, incrementando il valore del brand del trader-formatore.

 

FONTI:

https://www.researchgate.net/publication/325818112

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