Elasticità della domanda di beni e servizi ed inflazione

inflazione

Abbiamo più volte trattato, su queste pagine, il tema dell’inflazione, definita anche tassa occulta.

Tale terminologia deriva dal fatto che, trattandosi di una perdita del potere d’acquisto del denaro, è come se qualcuno ci mettesse le mani nelle tasche, consentendoci di acquistare di meno, al pari di un prelievo fiscale.

Ma l’inflazione non è una tassa uguale per tutti.

Vediamo perché.

Elasticità della domanda di beni e servizi ed inflazione

L’inflazione non determina effetti uguali per tutti per un semplice motivo.

Dobbiamo infatti distinguere coloro che percepiscono un reddito fisso, come stipendiati, pensionati, o altri percettori di reddito fisso, ad esempio una rendita obbligazionaria, e coloro che, invece, percepiscono redditi di natura diversa.

Tra questi ultimi, essenzialmente i percettori di redditi da impresa o comunque da un’attività autonoma.

Costoro, ovviamente, non essendo vincolati da limiti relativi ai redditi percepiti, potrebbero compensare la perdita del potere d’acquisto del denaro, conseguente a dinamiche inflazionistiche, con un incremento dei prezzi che fanno pagare per i loro prodotti e servizi.

Del resto, è una dinamica tipica dell’inflazione.

Ad un certo punto del ciclo economico, l’inflazione inizia a dispiegare i propri effetti su alcuni beni e servizi e, di conseguenza, le aziende o i professionisti che ne devono sostenere l’onere, ribaltano questi incrementi sul cliente finale.

Ma c’è autonomo ed autonomo

Tuttavia, dobbiamo osservare che tale dinamica non è una regola generale.

Non vale per tutti coloro che svolgono un’attività autonoma.

Vediamo perché.

Il principio economico, che abbiamo indicato, varrebbe per tutti coloro che svolgono un’attività autonoma, solo qualora fossimo in presenza di una sostanziale anelasticità della domanda.

Anelasticità della domanda

Ma questo cosa significa?

In sostanza, una domanda è anelastica, quando una variazione di una determinata variabile economica non influisce sulla stessa.

In questo caso, la domanda di beni o servizi verrebbe definita anelastica, rispetto all’inflazione, se un incremento del relativo prezzo non la facesse diminuire.

Ma non tutti i prodotti o servizi sono uguali.

Ad esempio, nel settore del lusso, rivolgendosi a categorie senza particolari difficoltà economiche, un incremento di prezzo non influisce più di tanto sulla loro domanda.

Nel settore dei liberi professionisti, conta molto l’immagine che il singolo ha saputo costruirsi.

Un professionista di successo solitamente continua ad essere richiesto, anche se incrementa i prezzi dei propri servizi.

Per questo possiamo dire che non tutti i lavoratori autonomi sono uguali.

Vi sono coloro che, in relazione a prodotti o servizi caratterizzati da anelasticità della domanda, possono permettersi di ribaltare gli effetti dell’inflazione sulla clientela.

E vi sono, invece, coloro che risentono di una certa elasticità.

In questo caso, incrementando i prezzi, ne risentirebbe la domanda dei loro prodotti e servizi, ed a fronte di prezzi maggiorati, diminuirebbe comunque la quantità di beni o servizi richiesti.

A proposito di elasticità della domanda di beni e servizi ed inflazione, abbiamo quindi indicato alcune dinamiche che spiegano perché non tutti coloro che sono titolari di attività autonome, possono comunque permettersi di traslare un incremento dell’inflazione sui prezzi dei loro beni o servizi.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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