Economie dei Paesi emergenti: il punto

Direttori degli acquisti

Mai come in questo periodo le dinamiche cicliche delle economie dei Paesi emergenti risultano de-correlate tra loro.

Anche gli andamenti delle Borse emergenti spesso non sono sincronizzati come in passato.

Nemmeno nelle fasi direzionali.

Paesi emergenti: Asia al traino di Cina e Giappone

Se escludiamo la Corea che vanta un apparato industriale proprio di tutto rispetto tutti gli altri paesi asiatici sono strutturalmente e fortemente condizionati dall’andamento dell’ economia di Cina e Giappone.

Caso a parte resta l’India.

Escludiamo la situazione di Tokio sia perché non è paese emergente sia perché comunque le criticità giapponesi al momento superano ampiamente quelle medie degli emerging stessi.

Prendiamo atto però che dal Giappone l’area asiatica ben difficilmente riceverà spinte positive.

La Cina viceversa è in attesa di raccogliere i copiosi frutti della manovre espansive messe in atto dal Governo e quindi rappresenta un invito all’ottimismo già per il 2019.

A riverbero questa positività potrà coinvolgere anche le economie minori dell’Asia.

La ruspa Indiana

L’economia indiana è spinta dalla forza delle proprie diversità comunque unite sotto un’ unica bandiera.

L’oltre un miliardo di indiani assomma capacità intellettive sopra la media e un anelito di crescita sociale che proprio la struttura in caste alimenta.

Questo contesto genera una forte spinta al progresso che si riverbera in una diversificazione di attività molto ampia.

Processo che spesso vede l’India protagonista dietro marchi importanti a livello mondiale ma non riconosciuti diffusamente dal grande pubblico come indiani.

Basti pensare ad Arcelor Mittal  che, tra l’ altro, ha recentemente vinto la gara per l’Ilva di Taranto.

La ruspa indiana non conosce ostacoli.
La crescita resterà ancora a lungo al top tra i Paesi emergenti.

E così noi siamo sempre overweight su questo mercato.

L’America Latina perennemente in balia di politica e… Argentina

La reazione all’ultimo mese di debolezza sulle Borse latino americane è stata decisamente più contenuta rispetto agli altri indici dei Paesi emergenti.

Così come sull’anno la performance del cosiddetto LATAM risulta migliore.

Anche per questo siamo più cauti su quest’area.

Un riallineamento della performances tra Paesi emergenti e in particolare ai mercati asiatici è nel novero delle cose.

E questo sia guardando in su che al ribasso.

Poi sull’area grava il rischio argentino, col paese nuovamente in grave crisi economica e finanziaria.

Oltre alle turbative politiche che continuativamente attanagliano gli altri paesi dell’area.

Insomma ad essere ottimisti e limitatamente al Brasile si arriva a un equal weight rispetto a un MSCI WORLD o Emerging  a scelta.

Paesi emergenti comunque si cresce

In ogni caso a monte di qualsiasi studio sui Paesi emergenti si deve avere chiaro che si sta parlando di economie  in sviluppo dove le frenate portano rallentamento dei numeri di crescita e non recessione.

Ancora per qualche anno almeno siamo in una fase paragonabile al nostro boom economico.

Quindi per chi non ha fretta comunque un’ area da privilegiare.

Abbiamo volutamente lasciato in coda la Russia e l’est Europa che ormai fatichiamo a considerare Paesi Emergenti.

Comunque per la Russia è ancora potente la correlazione col petrolio che fa da traino o zavorra alla Borsa di Mosca.

Quindi è qui che l’occhio attento deve posizionarsi.

Le altre nazioni dell’Est Europa sono in  una fase più matura del boom economico.Restano comunque ancora in grado di crescere anche grazie alla spinta del minor costo della manodopera.

Oltre al particolare non trascurabile che  a differenza dell’Italia, i nuovi membri dell’UE sono in attivo rispetto alle contribuzioni che ricevono dall’UE stessa.

Dell’Africa che fa, ampiamente, capitolo a parte semmai scriveremo ad hoc.

Approfondimento

BCE e TLTRO

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